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sabato 30 marzo 2013

CANISCIONI DI PASQUA CON FORMAGGIO E UOVA

Pensavate che forse la carrellata di prodotti tipici pasquali fosse già terminata? No, non possiamo cavarcela con così poco, manca ancora quello che nel mio dialetto viene definito " il caniscione" uova e formaggio ( o di carne,), ed il casatiello napoletano per la gita fuoriporta  del Lunedì di Pasqua. Forse è troppo per alcuni, poco per altri, ma le tradizioni sono tali se vengono rispettate
Ricordo ancora che la mia nonna materna iniziava un paio di mesi prima con l'acquisto del formaggio fresco direttamente dagli allevatori. lo lasciava asciugare e stagionare e poi tre giorni prima della messa in opera si sedeva sulla sua poltroncina accanto al camino , e con una grattugia di quelle a mano, passava le ore intere nel grattugiare il formaggio.
Si, perchè non poteva realizzarne uno o due...assolutamente no!!!
Doveva realizzarne tipo una cinquantina così, ed altrettanti di quelli di riso , perchè poi pensava sempre anche per i suoi 8 figli, che erano tutti sposati, e per i nipoti...e poi non sia mai che arrivasse qualcuno a farle visita e a non donarle parte del suo vanto...no, questo non era proprio possibile. Insomma nei giorni che precedevano la Santa Pasqua, ma tutt'ora, avevo l'idea che la famiglia si trasformasse in una panetteria  - pasticceria....
Quindi meglio non sprecare altro fiato, e tutti con le mani in pasto !!!!





- Difficoltà : media
- Tempo : 2 ore
- Costo : € 11 circa


- Ingredienti per 8 caniscioni :

- Per la pasta:
1,5 kg di farina
150 g di olio extravergine di oliva
1 cucchiaio di sale fino
acqua

-Per il ripieno
1 kg di formaggio grattugiato (io utilizzo quello di mucca stagionato, ma potete farli anche                    800 g di parmigiano e 200 g di pecorino)
                                                                               10 uova
                                                           200 g di prosciutto crudo a cubetti




- Preparazione :
- Per la pasta:
Su una spianatoia setacciate la farina, apritela a fontana e mettetevi al centro l'olio , e il sale disciolto in un abbondante bicchiere di acqua. Con una forchetta iniziate ad impastare e aggiungete poco per volta l'acqua. Non ci sono quantitativi precisi ,poichè tutto può variare a seconda della qualità della farina e anche dall'umidità presente nell'aria. Il vostro composto dovrà risultare liscio, omogeneo e morbido (ma non molliccio mi raccomando). Copritelo con un canovaccio e nel frattempo preparate il ripieno.

- Per il ripieno:
Grattugiate il formaggio in una terrina, aggiungetevi il prosciutto crudo tagliato a cubetti , e le 10 uova e impastate con le mani. Il composto dovrà essere molto morbido, quindi se dovesse occorrervi qualche uova in più non esitate.


- Assemblaggio :
Prendete adesso la pasta , circa 200 g e fate una sfoglia rotonda . Mettetevi al centro una bella manciata del ripieno e richiudete a mezzaluna, lasciando un pò di spazio tra il cornicione ed il ripieno (questo perchè nello sfogliare evita che si apri ai lati). Bucherellate con uno stuzzicadenti la superficie.
La tradizione vuole che vengano cotti nel forno a legno , per circa 1 ora , ma voi potete tranquillamente cuocerli nel forno della cucina a 180° per circa 1 ora un ora e un quarto, o almeno fino a quando non hanno ottenuto un bel colorito bruno/dorato.






venerdì 29 marzo 2013

FAI ACCRESCERE IL TUO BLOG

Ecco a voi un'altra splendida iniziativa per far conoscere il proprio blog e per conoscerne tanti altri, mi raccomando partecipate numerosi.
Per partecipare basta digitare questo indirizzo e seguire le poche semplici regole:http://mondomakeupartist.blogspot.it/2013/03/iniziativa-fai-accrescere-il-tuo-blog.html?showComment=1364506136439#c755114642512895898






CANISCIONI DI PASQUA CON IL RISO

Beh tra pochi giorni è Pasqua, e questi sono giorni iper impegnati per tutti. C'è da fare la spesa per la Domenica, gli ultimi regalini, ma soprattutto le ultime uova di cioccolato da comprare, qualcuno magari partirà per una gita fuoriporta. Ma nella mia famiglia si segue una tradizione ultracentenaria, che vede tutte noi brave donnine di casa, riunite come in un club a preparare i prodotti tipici della tradizione piedimontese.
Chili e chili di formaggio da grattugiare ( per fortuna che oggi esistono i robot da cucina), impasti da preparare e migliaia di uova da rompere, possibilmente non nel paniere. Ecco allora che oggi vi propongo la ricetta dei Caniscioni di riso , o tradotti in italiano calzoni di riso. Ecco a voi la ricetta ...


- Difficoltà : media
- Tempo : 3 ore circa
- Costo : € 12 circa

- Ingredienti per 8 caniscioni :
- Per il ripieno:
500 g di riso
10 uova
1 kg di formaggio grattugiato (quello che più preferite, di solito da noi si utilizza il formaggio di mucca stagionato, ma è ottimo anche il parmigiano)
sale

- Per la pasta:
1,5 kg di farina tipo "00"
150 g di olio extravergine di oliva
1 cucchiaio abbondante di sale fino
acqua


-  Preparazione :

- Per la pasta:
Su una spianatoia setacciate la farina, apritela a fontana e mettetevi al centro l'olio , e il sale disciolto in un abbondante bicchiere di acqua. Con una forchetta iniziate ad impastare e aggiungete poco per volta l'acqua. Non ci sono quantitativi precisi ,poichè tutto può variare a seconda della qualità della farina e anche dall'umidità presente nell'aria. Il vostro composto dovrà risultare liscio, omogeneo e morbido (ma non molliccio mi raccomando). Copritelo con un canovaccio e nel frattempo preparate il ripieno.

- Per il ripieno :
Cuocete il riso, ,stando attenti a non farlo scuocere ,salatelo, scolatelo e lasciatelo raffreddare. Versatelo poi in una scodella bella grande , dove aggiungerete 10 uova e il chilo di formaggio grattugiato, e con l'aiuto di un cucchiaio di legno rimescolate il tutto. Quest'operazione richiede molta delicatezza, poichè i chicchi di riso non vanno schiacciati.

- Assemblaggio :
Prendete adesso la pasta , circa 200 g e fate una sfoglia rotonda o come la chiamano dalle mie parti "laina". Mettetevi al centro una bella manciata del ripieno e richiudete a mezzaluna, lasciando un pò di spazio tra il cornicione ed il ripieno (questo perchè nello sfogliare evita che si aprino ai lati). Bucherellate con uno stuzzicadenti la superficie.
La tradizione vuole che vengano cotti nel forno a legno , per circa 1 ora , ma voi potete tranquillamente cuocerli nel forno della cucina a 180° per circa 1 ora un ora e un quarto, o almeno fino a quando non hanno ottenuto un bel colorito bruno/dorato.



martedì 26 marzo 2013

ZEPPOLINE O PALLINE ALLE ALGHE

Ma qualcuno di voi sa spiegarmi come mai la frittura ha sempre quella marcia in più su tutti gli altri piatti? Mah , questa è una domanda a cui è davvero difficile trovare una risposta. E a proposito di frittura qualche settimana verso l'ora di pranzo mi arriva una telefonata della mia mamma ( fan numero uno di questo blog ed ispiratrice di nuove idee) che mi chiede :- Stai vedendo la "Prova del Cuoco"?- ed io tranquilla dall'altro capo "No guardo i My little pony !" ( si perchè mio figlio a quell'ora mi sequestra il telecomando per i cartoni). Morale della favola c'era un membro della famiglia Sorbillo che stava dando la ricetta delle palline alle alghe. 
Per chi non fosse delle mie parti vi starete chiedendo chi è questa persona ...beh dovete sapere che da 6 generazioni, a Napoli, in via dei Tribunali, hanno una delle pizzerie/friggitoria più famosa e longeva della città. 
Comunque non abbiamo resistito e abbiamo fatto la ricetta ed il risultato è stato strabiliante...i ristoranti c'hanno fatto un baffo....

- Difficoltà : media
- Tempo : 3 ore
- Costo : 0.50 €

- Ingredienti :
500 g di farina tipo "00"
550 g di acqua del rubinetto
3 fogli di alghe
15 g di lievito di birra a cubetti
sale qb
olio di semi per friggere



- Preparazione :
Per prima cosa in una terrina setacciate la farina , sbriciolatevi il lievito di birra ed unite l'acqua del rubinetto. Impastate bene ottenendo un impasto alquanto molliccio ed unitevi le alghe precedentemente ed abbondantemente lavate e tritate.
Lasciate lievitare per almeno 2 ore. 
Mettete in una padella a riscaldare l'olio di semi, e buttatevi il composto con l'ausilio di un cucchiaio. Lasciate dorare , scolatele, spolverate con un pizzico di sale e servite.

- Variante :
Al posto delle alghe potrete aggiungere del prezzemolo, o qualsiasi altra erbetta aromatica di vostro gradimento, e se volete fare le cose in grande potrete mettervi all'interno anche dei cubetti di prosciutto. Largo spazio alla vostra fantasia.

- Occorrente :
Padella antiaderente


Funghi di Primavera " Le Spugnole"

Cari amici la primavera è arrivata (anche se da me il tempo fa ancora un pò le bizze) e come tutti sappiamo in questo bellissimo periodo la natura si risveglia ed inizia a regalarci tante delizie, gustose e colorate, che vanno ad arricchire le nostre cucine e le nostre tavole. Tra queste ci sono anche tanti prodotti che si possono trovare in natura in quanto crescono in modo spontaneo  come Asparagi selvatici, Cicorie selvatiche etc. etc.. Ma oggi voglio parlarvi di un fungo che dalle mie parti fa capolino in questo periodo e che mio padre, grande appassionato, ha raccolto proprio sabato scorso, la Morchella o più volgarmente conosciuta come "Spugnola". Si sa il momento migliore per raccogliere funghi è decisamente quello di fine estate inizio autunno, ma anche in primavera è possibile trovarne di commestibili , anche se poco conosciuti.Tra questi ci sono appunto le spugnole, funghi molto particolari per l'aspetto ed abilissimi nel mimetizzarsi.




Spugnole appena raccolte



        Classificazione scientifica
         Dominio             Eukaryota
         Regno                Fungi
         Divisione           Ascomycota
         Sottodivisione   Pezizomycotina
         Classe               Pezizomycetes
         Ordine                Pezizales
         Famiglia            Morchelaceae
         Genere              Morchella
          Nome Comune          Spugnola



La Morchella o Spugnola è un genere prettamente primaverile,che (nelle nostre zone) dovremmo ricercare su terreno sabbioso-argilloso, umido,spesso ai margini di fossi o in presenza di depressioni del terreno . E' un fungo di dimensioni medio-grandi ( dagli 8 ai 20 cm); il cappello si presenta con forme ovoidale-conica dall'apice arrotondato, a volte appuntito e caratterizzato dalla superficie alveolata in maniera non regolare. Il colore varia in genere dal bruno-giallastro al bruno-chiaro con tonalità biancastre sulle sottili costolature che assumono tonalità bruno-ocra a maturità. Il gambo è subcilindrico, molto fragile,cavo,ingrossato alla base dove si presenta  solcato o addirittura costolato di colore bianco latte con chiazze ocracee.


In Cucina

La carne è piuttosto elastica e dal sapore dolce e commestibile . E' inserito,dopo adeguata cottura come tutte le Morchelle( per presenza nella loro carne di principi tossici termolabili) nell'elenco dei funghi ammessi alla vendita edito dal Ministero della Salute. Le Spugnole risultano essere ottime per sughi,risotti e frittate ( io le preferisco con gli spaghetti in bianco insieme alla pancetta e agli asparagi selvatici). Dopo essere state raccolte e sbollentate in tempi abbastanza brevi possono essere tenute in congelatore per qualche tempo.


P.S. Mi raccomando però con i funghi non si scherza e se non siete sicuri di quello che avete raccolto potete sempre rivolgervi al centro micologico dell'asl di vostra competenza o altrimenti lasciate perdere.





















lunedì 25 marzo 2013

LINKY PARTY



Partecipate tutti a questa interessantissima iniziativa che permette di farci conoscere e di conoscere altri blogger allargando i nostri orizzonti anche ad utenti stranieri, per chi fosse interessato può digitare questo link
http://redecoratelg.blogspot.it/2013/03/1-linky-party-international-haz-que.html?showComment=1364224408285#c820300385699234678
e seguire le semplici istruzioni, mi raccomando partecipate numerosi...



sabato 23 marzo 2013

CROSTATA CON LA NUTELLA

Stasera ho proprio voglia di deliziarvi con qualcosa di buono , peccato però che sia tutto già finito. Sih perchè questo è uno di quei dolci, o meglio una di quelle crostate, che non fallisce mai. In realtà mi scuso per la foto , ma non ho fatto in tempo a toglierla dalla teglia che già se l'erano pappata tutta! Sentivo tra uno gnam ed uno scrunc la fatidica frase che faceva nascere sulle mie labbra un sorrisetto ammiccante di soddisfazione :- Posso averne un'altra fetta?
Ma certo, servitevi pure solo che è una sorta di mezzo miracolo se riesco ad assaggiarla... Sarà che vogliono mettermi a dieta loro (intendo i miei familiari) visto che io non ne ho proprio l'intenzione? Mah , comunque eccovi la ricetta e vediamo se anche voi , dopo averla provata , sentirete uno gnam ed uno scrunc

- Difficoltà : facile
- Tempo : 1 ora
- Costo : € 4.5

- Ingredienti :
300 g di farina tipo "00"
80 g di zucchero
100 g di burro
2 uova
1 cucchiaino di lievito secco per dolci
40 g di nocciole
1 barattolo da 400 g di Nutella


- Preparazione :
In un mixer tritate in polvere le nocciole e mettetele da parte, dopo di che riducete a velo lo zucchero. 
Sempre nel mixer aggiungete adesso la farina, le nocciole, il lievito, il burro, le uova e impastate per una trentina di secondi. Con le mani compattate l'impasto, avvolgetelo nella pellicola e lasciatelo riposare in frigo per circa 30 minuti.
Trascorso tale tempo imburrate una teglia del diametro di 26 centimetri, staccate dall'impasto un pugnetto del composto e mettetelo da parte. Stendete la frolla nella teglia  ( io non uso mai il mattarello, ma lo faccio con le mani) , ricopritela con la nutella. Con l'impasto messo da parte, ricavate delle strisce e decorate la superficie della crostata.
Adesso prima di infornarla per 40 minuti a 150° se il forno è ventilato, 170° se è statico, ricordate di ricoprirla con la carta stagnola. E' importante questo passaggio poichè la crostata in questo modo si cuocerà, ma la nutella risulterà sempre morbida ed eviterete che si secchi.
Appena cotta sfornatela e togliete subito la cara stagnola

- Occorrente :
Pellicola , carta stagnola, teglia 26 cm di diametro , rondella dentellata per le strisce


venerdì 22 marzo 2013

IL PASSA-BLOG DI PRIMAVERA


Ecco a  voi tutti un'iniziativa molto carina , che serve per far conoscere il proprio blog e per conoscerne di altri interessanti. Io ho partecipato, se volete potete farlo anche voi su http://cheapandchicmakeupfun.blogspot.it/2013/03/il-passa-blog-di-primavera-1edizione.html?showComment=1363982073768#c5930941071887523083






Scambiamoci una ricetta



Partecipate in massa a questa iniziativa è davvero interessante ci consente di conoscere nuove ricette e di farci conoscere in un modo semplice e propositivo ma soprattutto attraverso la cosa che ci piace di più e cioè cucinare.

Basta andare su iotestopositvo.blogspot.it e seguire le poche semplici regole per partecipare.

sabato 16 marzo 2013

Alice fritta nel paese delle meraviglie

Un blog,non è come un libro,che possiamo toccarlo e odorarne le pagine......è più virtuale ed occorre allora, per sentirlo più nostro, un pizzico di fantasia.
Immagino le ricette come trame dei film,dove si intrecciano amori, suspance e mille colpi di scena.Le colonne sonore sono offerte poi dalla mia mitica batteria di pentole, con tutti gli utensili occorrenti.
Insomma la cucina è fantasia,dove l'essenziale non è la trama, ma il gusto di quello che si fa e per chi lo si fa.
A proposito di fantasia, tra i miei innumerevoli libri, c'è la riadattazione della favola "Alice nel paese delle meraviglie" da parte di Giobbe Covatta.... ve la riporto,così che anche voi potrete leggerla e farvi due risate.


ALICE FRITTA NEL PAESE DELLE MERAVIGLIE

(favola tratta dalla prefazione di Giobbe Covatta, per il libro di Patrizio Rispo "Un pasto al sole")

Sei pronto? e allora vai, segui il Bianconiglio all'ischitana che,circondato dalle olive,corre gridando " è tardi, ho fretta!" e sparisce in un buco troppo piccolo per te. E allora tu mangi una forchettata di funghi trifolati e voilà, diventi piccolo piccolo e gli corri dietro, proprio mentre passa il Capperaio matto, un buffo signore amante dei capperi che va in giro con una sveglia ferma appesa al collo. E tu gli chiedi a cosa serva, e lui ti spiega che quello è l'unico orologio che funziona in cucina,dove non si deve mai avere fretta. "Ora sto facendo il ragù- dice il Capperaio- e non voglio neanche sapere da quanto bolle!".
E intanto ecco che nella sua cucina arriva il Bianconiglio,che si leva maliziosamente la pelliccia  
e si tuffa nella tiella di terracotta accanto al ragù. E mentre il Capperaio aggiusta di sale si sente una risata: è il grasso Magnagatto, un gattone che fa apparire e sparire la fame a suo piacimento. E mentre tu lo guardi ecco che in cucina entrano due strani vitelli siciliani che fanno uno il contrario dell'altro: infatti uno è andato e l'altro è tonnato.
Adesso in cucina c'è una  grande confusione, perché il Bianconiglio e quasi cotto ma reclama il suo contorno, e subito si scatena la guerra delle insalate: la lattuga sta quasi per avere la meglio ma ecco che arriva l'insalata di rinforzo e riequilibra le posizioni. Arriva la Regina e, guardando la Lepre marzolina,che vorrebbe in spezzatino,urla "Tagliatele la testa!" e poi si mette a giocare una partita di croquet di patate.
La confusione cresce: passano in parata maccheroni, penne rigate,fusilli e ziti in festa per il matrimonio tra le vongole e gli spaghetti e tra gli invitati che festeggiano ci sono anche due "di fuori": una Genovese e una Parmigiana, mentre il gruppo musicale Frienn' magnann' anima la festa al suono di una cialda, ma ripiena di crema gialla.Intanto schiere di Pasticcieri Pasticcioni cuciono dolci e torte, babà, sfogliatelle, pastiere, struffoli, zeppole e anche di più, perché le occasioni di non compleanni sono infinite e se non bastassero si possono festeggiare anche i non matrimoni, i non battesimi, e i non anniversari!
E in questo tripudio di odori e sapori,caro lettore,alla fine ti addormenterai sotto un albero di salsicce e friarielli,con questo libro aperto sulla pancia..... E al risveglio sarai sazio e felice,tanto, per perdere il sorriso,basterà passare davanti a un fast food.


giovedì 14 marzo 2013

CARCIOFI IMBOTTITI

Questa ricetta forse qualcuno già la conosce , ma sono sicura che per qualcun altro è un pò insolita.  Vi starete chiedendo :- Ma a casa di Imma mangiano solo carciofi? No, assolutamente no, ma questo è il periodo clou di questo magnifico ortaggio e allora come molti medici consigliano, è bene consumare frutta e verdura di stagione...e visto che ci sono, noi ne approfittiamo. Ma lo sapevate che in Brasile , prima dell'arrivo degli immigrati italiani ( tra la fine dell'800 e gli inizi del 900)  conoscevano il carciofo solo come pianta ornamentale, per via del suo fiore? Beh noi li abbiamo invitati a mangiarli e allora se dall'altra parte del monitor ci fosse qualcuno del Brasile...beh io gli offrirei i miei carciofi imbottiti....


- Difficoltà : media
- Tempo : 2 ore
- Costo : € 3 circa

- Ingredienti  per 4 carciofi :
4 carciofi
100 g di mollica di pane
80 g di parmigiano reggiano grattugiato
1 pianta di aglio verde , oppure 1 spicchio di aglio
1 mazzetto di prezzemolo
50 g di prosciutto cotto
1 uovo
sale 
olio extravergine di oliva

- Preparazione :
Prendete i carciofi, togliete le prime foglie , tagliate le punte e con un movimento circolare delle dita allargateli, togliendo la barba interna , ma facendo attenzione a non romperli. Lavateli e fateli sgocciolare a testa in giù. Nel frattempo preparate il ripieno.
Sbriciolate finemente la mollica del pane in una terrina, unitevi il formaggio grattugiato, la pianta verde dell'aglio, o lo spicchio (come più preferite ), un pizzico di sale ed il prosciutto cotto tagliato in modo sottile. Amalgamate con un uovo o al massimo due, a seconda della grandezza di quest'ultimo. Mi raccomando il composto deve essere sodo ed omogeneo altrimenti vi creerà problemi per la cottura.
Imbottite al centro  i carciofi e con la mano cercate di compattare il più possibile l'imbottitura, rendendola pari al carciofo.
Adesso prendete una pentola antiaderente, mettetevi un bel filo d'olio d'oliva e adagiatevi i carciofi a testa in giù. Fateli rosolare a fiamma bassa , staccandoli dal fondo di tanto in tanto ( vi consiglio per quest'operazione di staccare il carciofo dal fondo con una forchetta ) .
Quando l'imbottitura sarà ben dorata e quindi avrà una sorta di crosticina bruna, girate i carciofi su un fianco e copriteli con dell'acqua. salate leggermente e continuate la cottura per più di un'ora o almeno fino a quando anche le foglie esterne non saranno ben cotte.

La cottura potrebbe variare a seconda della qualità dei carciofi utilizzati , e comunque se dovesse occorrere si potrebbe aggiungere sempre un altro pò di acqua.


mercoledì 13 marzo 2013

ZUCCHINE SECCHE FRITTE

Circa due ore fa è avvenuta l'elezione del nuovo Papa e forse vi starete chiedendo che cosa possa centrare con il mio blog. A dire il vero , mi hanno colpito tanto le sue parole e soprattutto le poche notizie trapelate sul suo conto , certo, forse qualcuno si aspettava un Papa italiano, ma è come se lo avessimo avuto , viste le sue origini piemontesi. Tante persone in passato sono emigrate per quelle terre che venivano considerate " in capo al mondo" , lasciando tradizioni e affetti della propria terra. A loro dedico questo piatto, che per chi magari non è della mia zona è anomalo , ma è un piatto semplice, conservatore e ricco di storia. Da secoli si prepara nella mia famiglia ed è giusto che le tradizioni vengano tramandate di generazione  in generazione, ed io forse riuscirò a tramandarle a qualcuno che magari neanche mi conosce....



- Difficoltà : facile 
- Tempo : 1 ora 
- Costo : € 3 

- Ingredienti per 8 persone :
L'equivalente di 2 kg di zucchine secche
20 g di olio extravergine di oliva
2 spicchi di aglio
qualche foglia di menta
aceto
sale



- Preparazione :
La preparazione di questo piatto prevede un tempo assai lungo...no, scherzo , in realtà basta organizzarsi nelle lunghe giornate d'estate, quando il sole picchia bello forte. State a sentire.
Prendete 2  kg di zucchine , ma in realtà potete farne quante ne volete; lavatele e tagliatele a fettine. Mettetele belle stese su un vassoio o su di un piano e ricoprite con una retina, onde evitare il fastidioso appoggio di insetti. Lasciateli essiccare , o sarebbe meglio dire disidratare per due giorni, avendo l'accortezza di rigirarli almeno un paio di volte. Dopo due giorni, saranno talmente fragili che rischiano di sbriciolarsi; a questo punto metteteli nelle bustine e congelateli.
D'inverno poi tirateli fuori, fate bollire in una pentola e a questo punto buttateveli dentro facendoli cuocere per una decina di minuti. Scolateli ben bene e metteteli in una padella con l'olio , il sale e l'aglio. Fateli soffriggere fino a  quando non  saranno imbionditi . Ora aggiustateli con aceto e foglie di menta...e  a voi la valutazione



lunedì 11 marzo 2013

I RUSTICI

Non molto tempo fa una mia carissima amica ha organizzato una festa o meglio una rimpatriata tra amici e rispettive famiglie di amici , una festa a buffet o per meglio identificarla in piedi. Quindi aveva bisogno di stuzzichini e cibi da consumare comodamente, senza dover utilizzare le posate e logicamente non potevano mancare i rustici, fatti dalla sottoscritta. In realtà sono semplicissimi da realizzare ed anche molto economici...oltretutto preferisco prepararli io , poichè ho letto su una rivista che nelle rosticcerie/pasticceria molti utilizzano il midollo di bue per amalgamare il ripieno. Non so se la fonte sia attendibile, ma preferisco preparare le cose da me.
Occorre davvero poco, state a vedere.


- Difficoltà : facile
- Tempo : 2 ore circa
- Costo : € 9

- Ingredienti  per circa 30 rustici
1 kg di pasta sfoglia

- Per il classico ripieno :
150 g di macinato di vitello
50 g di pisellini fini in scatola o barattolo
1 albume
sale
5 g di olio di oliva

- Per il  1°ripieno al formaggio:
120 g di parmigiano reggiano grattugiato
1 uovo intero
70 g di prosciutto cotto a fette

- Per il 2° ripieno al formaggio:
100 g di ricotta vaccina
1 mazzetto di spinaci
sale

- Preparazione :
- Per il ripieno classico :
In una pentola antiaderente mettete l'olio e la carne, salate e fate rosolare, a pochi minuti dalla fine della cottura aggiungete i pisellini. Quando il composto si sarà intiepidito aggiungete l'albume, e mescolate bene il tutto. 
Mi raccomando non buttate via il tuorlo perchè ci occorrerà alla fine.

- Per il 1° ripieno al formaggio:
In una terrina mescolate il parmigiano grattugiato, l'uovo e il prosciutto cotto tritato. Di norma non aggiungo sale a questo impasto, poichè il formaggio e il prosciutto già lo sono.

-Per il 2° impasto al formaggio :
Lavate bene ed abbondantemente foglia per foglia gli spinaci; fatele sgocciolare e taglietele a listarelle sottili. Mettetele in una padellina, senza aggiungere grassi, ma solo un pizzico di sale, e fatele appassire. Una volta cotte mischiatele alla ricotta precedentemente setacciata.

- Assemblaggio :
Stendete con un mattarello la sfoglia con uno spessore di circa 1/2 centimetro. Ricavate dei dischetti del diametro di 9 cm o con un coppa-pasta o con un bicchiere. Adesso prendete un dischetto , adagiatevi un cucchiaino di farcia giusto al centro e ricoprite con un altro dischetto di pasta. A questo punto con le mani sigillate bene i bordi schiacciandoli, e con una tazzina da caffè premete leggermente il centro, dove si trova il ripieno, facendo una leggera pressione. Spennellate i rustici con il tuorlo messo da parte con il primo ripieno e spennellateli.
Infornateli per circa 40 minuti a 150° forno ventilato, 170° forno statico. 
Un consiglio:  se non riuscite a cuocerli tutti in un'unica volta , prima di infornare i secondi lasciate raffreddare il forno, altrimenti l'impatto immediato con il caldo non farà sfogliare la pasta.


- Occorrente:
mattarello, coppa-pasta , tazzina da caffè.


tutto blog

domenica 10 marzo 2013

CARCIOFI IMPANATI E FRITTI

Quando so di avere ospiti a casa , mi ripropongo sempre di servire qualcosa di semplice , che oltre ad accontentare tutti i palati , sappia stupire proprio per l'essere considerata " stupida". La ricettina che sto per proporvi è una di queste e si abbina benissimo al misto di frittura italiana... è sfiziosa, croccante, semplice e gustosa, ma come ogni frittura è sempre bene non esagerare. 

- Difficoltà : facile
- Tempo : 30 minuti
- Costo : € 2.5

- Ingredienti per circa 35 spicchi
5 carciofi
150 g di farina tipo "00"
3 uova 
sale
pepe facoltativo
olio di semi di girasole per friggere



- Preparazione :
lavate e pulite i carciofi ricavandone solo il cuore. Togliete la barba interna e divideteli in 6 o 8 spicchi a seconda della grandezza . fateli sgocciolare e impanateli proprio al  momento di immergerli nell'olio , mi raccomando non prima. 
Passateli nella farina, in cui avrete messo un pizzico di sale e del pepe e poi nell'uovo.
Immergeteli nell'olio bollente e fateli dorare ben bene. Scolateli su carta assorbente da cucina e magari serviteli in una cornucopia di carta paglia.

- Occorrente :
Padella dai bordi alti, schiumarola, carta assorbente da cucina

sabato 9 marzo 2013

venerdì 8 marzo 2013

LA RUOTA DELLA FRUTTA

Oggi è una data particolare, l'8 Marzo, festa della donna. I blog, i social network sono pieni di messaggi di auguri , fasci di fiori...si vede gente e soprattutto maschietti che corrono dai fiorai per accaparrarsi la mimosa...e io mi chiedo: Ma noi donne meritiamo questo? Beh io credo proprio di no, sono forse tra quelle poche persone che non festeggia, perchè il rispetto della donna, dell'essere umano va ben oltre una data. Dovremmo essere rispettate 365 giorni l'anno e in ogni parte del mondo, ma questo non avviene...Allora polemica come sono o forse lo sono sempre stata ( a chi mi conosce l'ardua sentenza) oggi non faccio l'augurio a tutte noi donne, ma solo a quelle donne che la vita le ha rese schiave: di un territorio, di usanze, schiave dei loro stessi simili...donne che molto probabilmente non conosceranno un futuro migliore . Con tutto il cuore auguro loro una vita di riscatto e consapevolezza e dedico questo dolce , che non è la classica mimosa, ma una crostata di frutta che simboleggia una ruota...perchè come si dice dalle mie parti : Prima o poi a' rot adda girà !


- Difficoltà : facile
- Tempo : 1 ora
- Costo : € 5 

- Ingredienti :
- Per la frolla 
300 g di farina tipo "00"
80 g di zucchero
100 g di burro
2 uova intere
1 cucchiaino di lievito secco per dolci
la buccia grattugiata di un limone

- Per la crema
1/2 l di latte
3 uova intere
4 cucchiai abbondanti di farina tipo "00"
3 cucchiai rasi di zucchero
1 bustina di vanillina

- Per guarnire 
3 kiwi
250 g di fragole
gelatina spray per dolci

- Procedimento :
- Per la frolla:
Su un piano da lavoro oppure in un mixer, setacciate la farina , unite tutti gli altri ingredienti ed impastate. Avvolgete il composto nella pellicola da cucina e mettete a riposare in frigo per 30 minuti, dopodiché imburrate una teglia del diametro di 28 cm e con le mani stendete la pasta. Fate attenzione ai bordi nel rialzarla , altrimenti quando la farcirete la crema trasborderà. Adesso con una forchetta  bucherellate la pasta, adagiatevi della cartaforno e mettetevi dei fagioli secchi. Infornate per circa 30 minuti a 170° se il forno è statico, 150° invece se è ventilato. Una volta cotta togliete i fagioli e adagiatela su un piatto di portata.

- Per la crema :
In una pentola sbattete le uova con lo zucchero e la farina, mentre in un pentolino a parte fate bollire il latte con la vanillina. Appena giungerà a bollore versatelo nella pentola con il resto del composto, mettete sul fuoco medio e sempre continuando a mescolare fate bollire fino a che non si rassodi.

- Assemblaggio:
Quando la crema sarà fredda cospargetela sulla frolla e iniziatela a decorare con la frutta.
A me piace la frutta senza aggiunta di zuccheri o  sciroppi, ma voi siete liberi di sbizzarrirvi così come nella decorazione come più vi piace. Alla fine potrete spruzzarvi un pò di gelatina spray che troverete in drogheria , o se dovesse esservi difficile da reperire potrete utilizzare quella classica nelle bustine da preparare.

- Occorrente :
Fagioli secchi, teglia 28 cm di diametro, cartaforno, pellicola

mercoledì 6 marzo 2013

PASTIERA NAPOLETANA

Visto che ormai abbiamo iniziato con la carrellata di dolci pasquali, è giusto che vi presenti la regina indiscussa delle nostre tavole (almeno per noi campani) , colei che tutto può , anche appesantirci dopo un pranzo luculliano, come quello pasquale...si perchè dovete sapere che nella mia famiglia nelle occasioni importanti la leggerezza viene messa un pò in disparte. Vi starete chiedendo in cosa consista il pranzo pasquale? Beh iniziamo con uno spezzatino di pollo,gallina e vaccino con le uova sbattute, per proseguire un primo, grigliata mista di agnello,maiale e carne in generale con insalatina ( che poverina , solo lei fa un pò di tristezza), caniscioni o calzoni ,casatielli, affettati vari, frittata di asparagi selvatici e aglietti verdi ...e per chi ha usanze ancora più arcaica non pùò mancare la frittata di gnignulella . Che cosa è la gnignulella? Beh frittata fatta con interiora di agnello e budella di gallina (io non ho mai avuto il coraggio di assaggiarla). Ah dopo la frutta, logicamente c'è il dolce e non può mancare lei, che ha discendenze mitologiche : la Pastiera di Grano Napoletana....avete per caso un pò di bicarbonato? Prevedo una digestione lentissimaaaaaaaaa


- Difficoltà :media
- Tempo : 2 ore circa
- Costo : € 7


- Ingredienti : 
- Per la pasta
300 g di farina tipo "00"
80 g di zucchero
2 uova intere
50 g di burro o strutto
la buccia di un limone grattugiato

- Per il ripieno:
1 barattolo di grano precotto
300 g di latte
8 uova intere
500 g di ricotta vaccino
600 g di zucchero
1 bustina di vanillina
1 confezione di canditi ( facoltativi)
1 fiala di millefiori oppure di fiori d'arancio

- Per decorare:
zucchero a velo


- Procedimento :
- Per la pasta :
Usate lo stesso procedimento come già spiegato per la pastiera di riso.

-Per il ripieno:
Mettete a cuocere in una pentola il grano, il latte e la bustina di vanillina e fate bollire per 15 minuti. Una volta raffreddato setacciatevi all'interno la ricotta, mettetevi le uova, lo zucchero , i canditi e l'aroma che più preferite . Mescolate bene il tutto e assemblate la pastiera con lo stesso procedimento di quella di riso, e con identica indicazione di cottura.
Una volta raffreddata cospargete con dello zucchero a velo.

- Occorrente :
Mattarello , teglia 28 cm di diametro, rondella per dolci dentellata 

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martedì 5 marzo 2013

PIZZA RUSTICA AI CARCIOFI

Il concetto che viene ripetuto spesso dai nutrizionisti o comunque dalle riviste in generale , è quello di consumare frutta ed ortaggi di stagione. Ed è proprio su questi ultimi che voglio darvi una ricettina semplice ma di grande effetto, soprattutto se si hanno ospiti o si organizza una festa in casa...le cose migliori e più buone sono quelle fatte con le nostre mani...


- Difficoltà : facile 
- Tempo : 1 ora 
- Costo : € 4 



- Ingredienti :
500 g di pasta sfoglia
6 carciofi
2 uova 
250 g di parmigiano grattugiato
100 g di prosciutto cotto affettato
1 mazzetto di prezzemolo
2 spicchi di aglio in camicia
20 g di olio extravergine di oliva
sale 


- Preparazione :
Per prima cosa togliete ai carciofi le foglie più esterne, ricavandone solo i cuori. Divideteli in 4 spicchi e togliete loro la barba. Sbollentateli in abbondante acqua.
Una volta cotti e lasciati raffreddare metteteli in una padella antiaderente con i 2 spicchi di aglio in camicia e l'olio e fateli ammorbidire a fuoco molto basso. Salateli, spolverateli con il prezzemolo  e schiacciateli il più possibile con una forchetta. Una volta raffreddati togliete l'agio e aggiungete il parmigiano grattugiato, le uova intere , il prosciutto cotto tagliato in pezzetti piccolissimi e amalgamate bene il tutto.
Adesso prendete la pasta sfoglia e ricavatene due sfoglie spesse circa mezzo centimetro. Con la prima foderate una teglia di 28 cm di diametro , sollevando bene i bordi, ponetevi al centro la farcia, e ricoprite e chiudete con l'altra sfoglia. Con una forchetta bucherellate la superficie ( all'occorrenza potrete anche spennellarla con del tuorlo, ma come si evince dalla foto, io non sempre lo faccio ).
Cuocete a forno statico 170 ° ( se ventilato 150°) per circa 45 / 50 minuti .
Fatela intiepidire e poi servite. E' buona anche il giorno dopo

- Occorrente :
Teglia 28 cm di diametro, mattarello.

- Consiglio :
E' possibile preparare questo rustico anche con i carciofi surgelati, la bontà non cambia
                                                                                     


Ingresso in Facebook

E' con vero piacere che sono lieta di annunciare a tutti i miei lettori che il blog ha aperto anche un gruppo su Facebook che si chiama ovviamente "Cucina Con Imma" un'altro utile elemento  dove poter trovare  ricette nuove,e dove  vi aspetto  numerosi con commenti,idee e opinioni sull' arte del cucinare. 
Grazie mille in anticipo Imma

LA LEGGENDA SULLA NASCITA DELLA PASTIERA

Statua della sirena Partenope in una piazza di Napoli 

La pastiera è uno dei dolci pasquali napoletani per antonomasia, famosa in tutto il mondo e dal gusto inconfondibile. Non si conosce la vera datazione della sua nascita , ma i napoletani ricchi di fantasia hanno deciso di crearvi intorno una magnifica leggenda , narrando che siano stati gli stessi dei a inventarla.
La  sirena Partenope , bellissima e dal canto melodioso , dimorava nel Golfo di Napoli, tra il Vesuvio e gli scogli di Posillipo. Una volta l'anno con l'arrivo della primavera ,  si dice che omaggiasse i napoletani con il suo canto. In particolare un anno , la sua canzone fu così dolce e piena di parole d'amore verso la città che la popolazione decise di omaggiarla con dei doni. 
In riva al mare , le sette fanciulle più belle, prese a sorte, le recarono quelli che allora erano i doni più preziosi che la terra producesse : farina , ricotta , uova , grano tenero, zucchero , spezie , e i fiori d'arancio.
Dall'alto gli dei ne furono così entusiasti che decisero di mettere insieme tutti questi doni, e dalla loro mescolanza venne fuori la pastiera napoletana.

lunedì 4 marzo 2013

PASTIERA DI RISO AL CIOCCOLATO

Ormai Pasqua è alle porte e ogni regione o provincia sfodera le proprie ricette tradizionali, che siano salate o dolci. Ad esempio nel mio paese c'è o forse sarebbe meglio dire c'era ( poichè questa ricetta purtroppo non tutti la realizzano più) la tradizione di preparare oltre alla pastiera di grano classica, quella di riso . Molti nell'assaggiarla dimostrano scetticismo , ma al primo morso si ricredono. 
Ricordo che mia nonna ne preparava all'incirca una ventina , e dai racconti di mia madre trapela l'usanza da parte della mia bisnonna di non farle mangiare se non il giorno stesso di Pasqua, al ritorno dalla Santa Messa e dopo averle benedette ... usi e costumi di un tempo che furono...






- Difficoltà : media

- Tempo : 2 ore
- Costo : € 5






- Ingredienti per una pastiera di 28 cm di diametro :

- Per la pasta
300 g di farina tipo "00"
75 g di zucchero
2 uova intere
100 g di strutto o burro                                               
la buccia grattugiata di 1 limone
           
                                                                        
- Per il ripieno :
250 g di riso 
250 g di zucchero
200 g di ricotta vaccino
500 ml di latte 
4 uova intere
4 cucchiai di cacao amaro in polvere ( comprato dal droghiere oppure il doppio se quello comprato al supermercato)
1 bustina di vanillina
1 bustina di cannella


- Preparazione :
- Per la pasta :
Su una spianatoia setacciate la farina, apritela a fontana e mettetevi al centro lo zucchero , lo strutto o il burro , le 2 uova e la buccia grattugiata di limone. Impastate fino a quando il composto non sarà liscio ed omogeneo. Avvolgetelo nella pellicola da cucina e lasciate riposare per almeno trenta minuti .

- Per il ripieno:
In una pentola d'acqua appena bolle buttatevi il riso; a metà cottura scolate l'acqua e aggiungetevi il mezzo litro di latte riscaldato con una bustina di vanillina e proseguite fino a che il riso non sarà cotto . 
Una volta raffreddato mettetevi la ricotta passata al setaccio, il cacao amaro in polvere, le uova, la cannella e lo zucchero e con un cucchiaio di legno mescolate bene e delicatamente. A questo punto si può assemblare la pastiera.

- Assemblaggio:
All'impasto staccatene un terzo e mettetelo da parte; con la restante parte stendete una sfoglia spessa all'incirca mezzo centimetro e foderate una teglia di 28 centimetri di diametro, facendo in modo che la pasta trasbordi dai lati. Versatevi all'interno la farcia che sarà semiliquida. Rigirate un pò di pasta all'interno e con quella precedentemente messa da parte create con una rondella dentellata per dolci delle strisce e decoratela .
Infornate a 140° se il forno è ventilato, 160° se statico per circa un'ora e un quarto.
Servite fredda


- Occorrente :
Teglia 28 cm di diametro, mattarello, pellicola , e rondella per dolci