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giovedì 25 dicembre 2014

Buone Feste

Parole semplici, discorsi complicati, frasi fatte o mai dette... Insomma in un giorno così speciale, dove si respira nell'aria la magia che si ripete da duemila anni e più , non posso far altro che sussurrarvi i miei migliori auguri di un buon Natale !!!!




sabato 20 dicembre 2014

IL PANDORO ... FINALMENTE

 Natale non è Natale se in casa mia manca il Pandoro ...e qui viene il bello. Vi starete chiedendo il perchè? Semplicemente perchè la maggioranza patteggia per il panettone, quello classico con l'uvetta ed i canditi ( che a me proprio non va giù). E dopo circa tre anni passati ad impastare panettoni di un pò tutti i gusti, mio marito si è decisamente stufato.
Lunedì mattina siamo usciti insieme ed appena arrivati nella drogheria centenaria del mio paese "Gosta" mentre io acquistavo degli ingredienti che mi occorrevano per impasticciare in questi giorni, lui si è avvicinato con lo stampo a stella , il penultimo rimasto in vetrina. 
Beh carinamente me lo ha regalato e poi una volta a casa mi ha detto :- Adesso è ora del pandoro, vedi tu quando vuoi farmene uno !
Una gesto gentile seguito da una piccola pretese , che come risposta da parte mia ha avuto :- Bene, facciamo crescere un altro poco la panza (pancia )!
Allora , presa anche io dall'entusiasmo, ho messo sul tavolo del soggiorno le varie ricette che avevo del pandoro. Alcune bisognava lavorare l'impasto nella planetaria per più di 30 minuti...e se la foodblogger la planetaria non ce l'ha ? Mmmmmm bel problema.... Altre prevedevano cotture velocissime ed impasti molto ma molto semplici.
La mia attenzione è stata catturata dal cartellino attaccato allo stampo, che riportava appunto la ricetta . Effettuando varie ricerche, anche in internet, ho visto che la ricetta originale prevedeva la sfogliatura come quella indicata dal cartellino  , e allora perchè non farlo proprio così.
A primo impatto non sapevo se stavo complicandomi la vita , ma siccome non avevo mai provato prima, nella peggiore delle ipotesi sarebbe stato un tentativo andato a male,  quindi una ricetta da scartare.
Meglio avvisarvi che ho iniziato alle nove di mattina per terminare il tutto alle nove di sera... vari impasti , la sfogliatura ed una lunga lievitazione.
Vi starete chiedendo del risultato? Non potrei essere più felice ; ottimo sia nel gusto che nella morbidezza, conservanti zero, grassi e zuccheri più contenuti rispetto a quelli di lavorazione industriale , se legato in un sacchetto di plastica si conserva benissimo, soddisfazione alle stelle.
Insomma missione pandoro perfettamente riuscita, solo che adesso oltre al panettone mi tocca faticare il doppio !!!!
 Mah cosa non si fa per accontentare questi mariti !!!! 
Meglio non allungarci troppo in chiacchiere , visto che la ricetta è lunga ma non troppo laboriosa, l'importante è avere un pizzico di pazienza e tempo a disposizione. Ho deciso di riportarvela così come io l'ho realizzata e con gli eventuali accorgimenti da me utilizzati; ma è bene anche dire che tale ricetta è stata approvata dalla rivista "Più Dolci".
Non mi resta altro che augurarvi buone mani in pasto !!!!


- Difficoltà : alta
- Tempo : 12 ore
- Costo :  € 2.5

Ingredienti per uno stampo da 750 g :
360 g di farina Manitoba
3 uova intere
1 tuorlo
20 g lievito di birra
120 g di zucchero
15 g di margarina vegetale
115 g di burro da sfoglia
60 g di acqua tiepida
1 cucchiaino di sale
2 bustine di vanillina
la buccia grattugiata di 1/2 limone
la buccia grattugiata di 1 arancia
zucchero a velo per decorare


- Preparazione :
- Primo impasto:
Sciogliete 8 g di lievito di birra in 55 g di acqua tiepida. Versate il tutto in un robot da cucina ed unite il tuorlo , 1 cucchiaio e mezzo di zucchero e 45 g di farina Manitoba. Impastate il tutto e lasciate lievitare per un'ora.

- Secondo impasto:
In un bicchiere versate 1 cucchiaio e mezzo di acqua tiepida, e scioglietevi i restanti 12 g di lievito di birra. Versate nel mixer sull'altro impasto, ed aggiungete 165 g di Manitoba , 30 g di zucchero, 15 g di margarina vegetale morbida ed un uovo intero. Impastate il tutto fino ad ottenere una massa omogenea. Lasciate lievitare anche questa volta per un'ora.

- Terzo impasto:
All'impasto nel mixer aggiungete 150 g di farina Manitoba, 75 g di zucchero, la vanillina, il sale , la scorza grattugiata dei 2 agrumi e le 2 uova intere. Impastate bene il tutto e lasciate lievitare per 90 minuti.

- Quarto impasto :
Ravvivate l'impasto per pochissimi secondi , infine adagiatelo in una ciotola, copritelo con della pellicola e ponetelo per 30 minuti in frigorifero.
Trascorso tale tempo, versatelo su di una spianatoia ben infarinata, e con un mattarello altrettanto infarinato stendete fino a formare un quadrato di 30 centimetri per lato.
Al centro ponete il burro da sfoglia ( che è lo stesso che si utilizza per la pasta sfoglia )lasciato a temperatura ambiente per ammorbidirlo . (In realtà vi consiglio ulteriormente di adagiarlo tra due fogli di cartaforno e di batterlo con il mattarello, per ammorbidirlo ancora di più).
Ripiegate i quattro angoli della sfoglia al centro, fino a coprire il burro e con il mattarello formare un rettangolo 50 centimetri per 30. Ripiegate la pasta a tre , ponetela su di un vassoio, copritela con la pellicola e ponete in frigo per 15 minuti.
Questa operazione va ripetuta per altre due volte, ma a dirvi il vero io l'ho ripetuta fino a quando il burro non si è sciolto del tutto.
Adesso formate una bella palla liscia e ponetela nello stampo imburrato ed infarinato, lasciando lievitare il tutto coperto con un canovaccio per 5 / 6 ore circa.
Quando l'impasto avrà superato il bordo di un centimetro mettete nel forno un pentolino con dell'acqua, infornate il pandoro e cuocete i primi 15 minuti a 170° con forno ventilato ed i successivi 25 minuti a 160°.
Una volta cotto sfornatelo, lasciatelo intiepidire almeno 15 minuti prima di toglierlo dallo stampo e poi fatelo raffreddare.
Prima di servire, mettetelo in una busta versatevi dello zucchero a velo, chiudete il sacchetto ed agitate bene il tutto.


- Occorrente :
cartaforno, pellicola da cucina, stampo da pandoro , robot da cucina, mattarello, spianatoia








martedì 16 dicembre 2014

I PANINI DI POLDO

Vi ricordate di Poldo , l'amico di Braccio di Ferro? Quel bonaccione che qualunque cosa facesse tirava fuori i suoi mega panini americani e , con una tranquillità assoluta li divorava uno per volta.
A dire il vero a me faceva venire proprio una gran voglia, solo che siccome sono un pò schizzinosetta sul cibo , o per essere onesta al 100% mi piace mangiar bene, non mi garbano proprio nè quelli acquistati al supermercato, nè quelli mangiati nei fast-food .
Però gira e rigira, prova e riprova varie ricette ne ho trovata e modificata una che davvero mi fa impazzire, ed anche il maritino devo dire , con pochi passaggi ma dal risultato ultra garantito.
Sono ottimi da preparare anche per una serata da trascorrere con gli amici, soprattutto in queste sere di festa.
Si perchè tra qualche giorno, nella mia famiglia tipicamente campana , o per meglio dire napoletana inizia la maratona...ops volevo dire la tombola. Un gioco che a me diverte da pazzi . Si, serate piene di persone : vicini di casa, amici , parenti , che si prolungano fino a notte tarda , con risate a volontà, urla di bambini schiamazzi... no, forse su quest'ultima scena ho un pò esagerato, meglio rassicurare l'amministratore del palazzo dove vivo...insomma serate piene di risate e tanto , tanto divertimento. Tra una chiacchiera e l'altra poi ci scappano anche uno o due caffè, rococò, mostaccioli, struffoli , panettoni, cantuccini...ma se si inizia a giocare nel primo pomeriggio, perchè poi interrompere il gioco per la cena? E diciamocela tutta, ma durante tutti questi giorni di festa è proprio necessario cenare dopo i vari pranzi luculliani? 
No, assolutamente no, ma è carino però presentare uno spuntino sfizioso agli ospiti, che non deve essere sempre una portata complicata o elaborata, ma anche un semplice panino. E credetemi se fatto con le nostre mani la soddisfazione poi sarà doppia. 
Il bello di questi panini è che se li conserviamo in un sacchetto, il giorno dopo saranno ancora morbidissimi.
Allora per queste feste pensiamo anche ad una serata a casa, con le persone che amiamo e , ad un divertimento sano, genuino, con uno spuntino carino ed originale.
Buone mani in pasto e buona tombolata o giochi di carte che sia...e ricordatevi che perdere al gioco significa essere fortunati in amore !!!!



- Difficoltà : facile
- Tempo : 3 ore e mezza
- Costo : € 2 .5



- Ingredienti per 7 panini :

450 g di farina Manitoba
30 g di margarina vegetale
40 g di zucchero
1 uovo intero
10 g di sale
15 g di lievito di birra
180 g di acqua 

- Per la superficie 
1 tuorlo
15 g di latte 
semi di sesamo qb

- Preparazione :
In un robot da cucina  , oppure se volete a mano ( anche se vi comporterà un enorme fatica) , mettere la farina, il lievito sbriciolato, la margarina a temperatura ambiente spezzettata, lo zucchero, il sale, l'uovo e l'acqua leggermente tiepida ( mi raccomando non dovrò superare i i 37 °C ). Impastate il tutto per una decina di minuti , o almeno fino a quando l'impasto non sarà bello elastico e compatto. 
Trasferitelo in una ciotola spennellata con dell'olio di oliva, coprite il tutto con un canovaccio e lasciate lievitare lontano da correnti di aria , per 2 ore.
Trascorso tale tempo, formate tutte palline da 90 g ( per questa operazione io vi consiglio di utilizzare come io stesso faccio una bilancia). Date loro una bella forma liscia e ponetele su una teglia rivestite con cartaforno e ben distanziate le une dalle altre , onde evitare che in cottura si attacchino tra loro. 
Adesso in un piattino sbattete il tuorlo con il latte e con un pennellino spennellate la superficie dei panini , che subito dopo cospargerete con i semi di sesamo.
Lasciate lievitare per un'altra ora ed infornate a 180° se il forno è statico, 160° se ventilato per una ventina di minuti.
Appena cotti sfornateli e lasciateli raffreddare, per poi farcirli come più vi aggradano.
Se chiusi in un sacchetto , sono ottimi anche il giorno dopo.



- Occorrente :
Robot da cucina , ciotola, canovaccio, bilancia, pennello da cucina, teglia, cartaforno


- Consiglio:
Si prestano bene anche per un buffet farciti con salumi , in quel caso vi consiglio di farli leggermente più piccoli, ovvero intorno ai 40 g di peso.




sabato 13 dicembre 2014

I TURCINELLI

Come spesso ripeto ogni regione d'Italia è bella poichè presenta una varietà infinita di prodotti culinari. E durante il periodo natalizio vengono fuori innumerevoli tradizioni, che andrebbero valorizzate e tramandate, ritenendo che esse siano un vero e proprio patrimonio culturale.
Tipici della mia zona sono i cosiddetti "Turcinelli " ovvero una sorta di zeppole o pizzette   fritte aromatizzate con la cannella e facoltativamente arricchite con i filetti di alici dissalate , che il giorno della vigilia di Natale sostituiscono il pane in tavola.
Ricordo che da bambina era mia nonna intenta nella preparazione, e non ne impastava un chilo o due, ma quasi una decina , che distribuiva in modo equo alle famiglie dei suoi 8 figli, e di certo non mancavano mai dei fagotti da portare a conoscenti vari.
Ricordo che mia nonna tirava su le maniche delle maglie, ed iniziava ad impastare accanto al focolare , energicamente, fino a quando l'impasto non risultava elastico. Li lasciava lievitare e poi con una maestria d'altri tempi si dedicava alla fase finale della cottura. Con le mani unte con un pò di olio di oliva , prendeva un pugnetto di pasta ed iniziava ad allargarla, creando un a sorta di ciambella con il buco al centro. Con enorme delicatezza l'adagiava nell'olio ben caldo e con una canna, si avete capito bene , non con forchette o altri attrezzi, ma con una  canna, allargava sempre di più il foro, altrimenti in cottura lievitando scomparirebbe.
Dopo averli fatti ben dorare sue due lati li sgocciolava . In antichità quando il dolce non era possibile mangiarlo tutti i giorni, quando si cucinavano ovviamente senza alici, i bambini erano soliti cospargerli con del semplicissimo zucchero semolato.
Devo essere onesta, anche io lo faccio, in ricordo di un gesto consueto che ogni anno si ripeteva puntuale .
Oggi sono mia madre ed una delle sue sorelle a prepararli , in quantitativi minori, ma che volete....Natale non è Natale se non ci sono in tavola i Turcinelli...
E allora con un mare di bei ricordi che sanno di tradizioni e profumano di un passato sempre presente , è ora di mettere le mani in pasto !!!



- Difficoltà : media
- Tempo : 4 ore
- Costo : € 3 circa 


- INGREDIENTI :
1 Kg di farina tipo "00"
1 cubetto lievito di lievito di birra
1 cucchiaio di sale fino
1 spolverata abbondante di cannella
20 filetti di alici dissalate sfilettate ( facoltative)
acqua minerale qb
1 l olio di semi per friggere


- Preparazione:
Setacciate in una terrina la farina, spolverate con abbondante cannella e aggiungete il lievito di birra disciolto in acqua tiepida. Iniziate ad impastare aggiungendo a poco a poco dell'altra acqua tiepida, fino ad ottenere un impasto elastico e leggermente fluido. A questo punto è possibile aggiungere all'impasto le alici spezzettate ; quest'ultimo passaggio in realtà è facoltativo.
Lasciate lievitare coprendo con un canovaccio per un paio di ore.
A questo punto in una padella bella larga versate e fate riscaldare 1 l di olio di semi , e con le mani, che di tanto in tanto ungerete in un pò di olio di oliva  per avere maggiore manualità con l'impasto, prendete un pò del composto e allargatelo creando un buco al centro. Fate friggere fino a quando entrambi i lati saranno belli dorati e scolate su carta assorbente.



martedì 2 dicembre 2014

IL TRONCO DEI FOLLETTI

Con l'arrivo del mese di dicembre, ormai si fa il conto alla rovescia per le feste natalizie. Addobbi da sistemare, parenti che arrivano e spese , seppur ridimensionate per via della crisi da fare.
A proposito di spese e crisi ,credo che quest'anno mi comporterò come tutti gli altri anni e come cioè la mia famiglia mi ha insegnato. Strenne solo per i bambini ... vabbeh a loro in realtà ci pensa Babbo Natale !!! Per gli adulti semplici pensierini realizzati con le proprie mani, oppure vassoi di dolcetti , perchè il Natale non deve essere una festa  commerciale, ma una festa di pace che deve invadere soprattutto i nostri cuori.
Comunque ogni anno , come è solito soprattutto per San Silvestro preparo il tronchetto, buono si, ma nella decorazione mi lasciava sempre un pò a desiderare e tante volte, soprattutto se c'erano ospiti particolari, nonostante l'ottimo sapore optavamo per l'acquisto nella pasticceria più rinomata del mio paese.
Ma quest'anno no , no, e ancora no !!!! E' mai possibile che questo tronchetto della felicità proprio non venga come io lo desidero , e dove sbaglio?
Detto fatto !!! No, non è il programma di Caterina Balivo, ma bensì le parole di mio marito, che ogni mese ritorna a casa con un cumulo di riviste di cucina, in modo che non mi  manchi mai l'ispirazione culinaria .
 Proprio il mese scorso mio marito ha acquistato la rivista Più Dolci, e sfogliando tra le prime pagine ho visto lui, l'indiscusso tronchetto. Leggendo la ricetta ho notato che la pasta biscotto era proprio come la facevo io, con la piccola differenza che all'interno metto un cucchiaino di lievito secco per dolci. La crema... beh la mia mi piace e devo dire piace a tutti , ma quello che mi ha entusiasmato è stata la copertura che ho copiato di pari passo questa volta. Ovviamente ho aggiunto qualche decorazione in più , per renderlo più mio, ma il risultato è stato soddisfacente e devo dire che è andato a ruba... adesso c'è solo da replicare l'ultimo dell'anno ed in barba alle pasticcerie... perchè spesso la crisi si può combattere anche con un bel pò di pazienza e di fai da te , basta fare due semplici calcoli in tasca , per vedere quanto costa un prodotto fatto con le proprie mani , e uno acquistato . E poi la soddisfazione ? 
Insomma bando alle ciance e agli sprechi, e mani in pasto, per poter portare sulle nostre tavole tante cose buone a costi contenuti...
Si, mi piace proprio quest'ultimo pensiero e allora per  le festività vi presenterò tante idee carine a costi contenuti.



- Difficoltà : media
- Tempo : 2 ore
- Costo: € 10 



- Ingredienti per 12 persone :
- Per la pasta biscotto 
85 g di farina tipo "00"
85 g di zucchero
1 bustina di vanillina
2 tuorli
135 g di albumi (circa 4)
1 cucchiaino di lievito secco per dolci
-Per la crema 
250 ml di panna da montare 
100 g di burro
75 g di zucchero a velo
1 bustina di vanillina
10 ml di liquore Benevento
- Per la ganache :
150 ml di panna
130 g cioccolato fondente
170 g cioccolato al latte
- Copertura :
200 g di cioccolato al latte
-Per guarnire
zucchero a velo, funghetti di zucchero

- Preparazione :
Per la pasta biscotto 
In una piccola ciotola con un frullino elettrico sbattete energicamente i 2 tuorli con 15 g di zucchero , fino a quando il composto non assumerà un colore bianco. 
In un altra ciotola a parte montate a neve gli albumi insieme ai restanti 70 g di zucchero. 
A questo punto mescolate dapprima i tuorli con gli albumi e poi setacciatevi poco per volta la farina con il lievito e la vaniglia . Mescolate con un mestolo dal basso verso l'alto con molta delicatezza , onde evitare che il composto si smonti. Versate il tutto su una teglia 30 x 40 rivestita di cartaforno ed infornate a 170° se il forno è ventilato, 190° se statico , per 15 minuti.
Appena cotto, sfornatelo e adagiatelo su di un canovaccio bagnato e ben strizzato cosparso di zucchero semolato. Arrotolate e lasciate raffreddare a temperatura ambiente. 
Nel frattempo potrete dedicarvi alla preparazione della crema e ganache.

Per la crema :
Montate in un robot da cucina il burro con lo zucchero a velo e l'aroma di vaniglia. Unite  250 g di panna precedentemente montata ed il liquore Benevento e rimescolate delicatamente con un cucchiaio questa volta , dal basso verso l'alto.

Per la ganache :
In un pentolino portate a bollore la panna , e appena avviene il bollore, abbassate la fiamma e fate sciogliere i due tipi di cioccolato, rimescolando in continuazione. Appena si sarà sciolto, togliete dal fuoco e fate raffreddare.

Cioccolato per la copertura
Sciogliete a bagnomaria il cioccolato per la copertura e stendetelo in uno strato sottile in una teglia rettangolare rivestita di cartaforno. Riponete immediatamente in frigorifero.

Assemblaggio
Farcite il rotolo con la crema al burro e tagliate due fettine che terrete da parte. 
Ricoprite il tutto con la ganache e solo dopo potrete adagiare le due fettine precedentemente messe da parte , una di fianco ed un'altra sopra. Ricoprite con la ganache anche queste, lasciando però libero il taglio, in modo che sia visibile la farcia.
Adesso spezzettate il cioccolato posto in frigo e ricoprite il tronco.
Io l'ho decorato con dei funghetti di zucchero ed un cono gelato rovesciato decorato con la ghiaccia, ed una spolverata di zucchero a velo.

- Occorrente
Robot da cucina, 2 scodelle, sbattitore elettrico, teglia 30 x 40 cartaforno