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venerdì 28 febbraio 2014

CHIACCHIERE , FRAPPE O CENCI...GLUTEN FREE

Una cosa che proprio mi fa andare in bestia , è l'indifferenza che gli adulti rivolgono ai bambini , o meglio il menefreghismo.
Quando ho scoperto che il mio cucciolo era celiaco, beh mi è caduto il mondo addosso , ma poi come è mio solito, dopo un momento piccino picciò di sconforto, mi sono rimboccata le maniche. Certo, con la celiachia bisogna conviverci tutta la vita e rispetto a tantissime altre malattie genetiche è accettabile, quindi meglio abituarsi da subito al cambiamento. 
Con il sorriso e tantissime risposte difficili ai perchè posti da un bimbo di 5 anni , siamo andati a detta del nostro gastroenterologo alla stragrande ( anche perchè in 2 mesi recuperare la vita ed il peso di un anno non è facile)!!!
Quindi in casa , tutto per gioco, abbiamo creato in cucina l'angolo della piccola peste , dove custodiamo tutto quello che serve per lui : oltre agli alimenti , il nuovo mattarelllo, la nuova rotella dentellata , le nuove teglie...insomma comprate per uno scopo serio , ma sotto forma di gioco, affinché non solo lui, ma anche noi genitori accettassimo la cosa con il giusto peso.
Inserimento a scuola perfetto: ho portato caramelle e cioccolata per tutti , in modo che le maestre potessero distribuire a tutti le stesse cose e non far sentire nessuno diverso ; ho parlato anche con la rappresentante di classe , per essere avvisata ai compleanni e si è stabilito di portare semplici crostate e biscotti...insomma niente di rustico o torte.
Ma ieri, credetemi avevo la pressione a 10.000 !!! 
Era il compleanno di un'amichetta della piccola peste , e porto una crostata con la nutella ( per tutti , mai solo per mio figlio).
Il tempo di fare poche commissioni e ritornare a casa che squilla il telefono. Gentilmente la maestra mi avvisa che il papà della piccola festeggiata , ha portato due teglie di pizza...e che mio figlio stava a guardare !!!
Ovviamente ho chiesto di non fargli toccare niente , anzi lui è venuto al telefono chiedendomi se potessi preparargliela per cena e , da ometto grande, che lui sapeva di non poterla mangiare e quindi di andarlo a prendere all'orario consueto.
Non vi nego che per rabbia ho pianto, e mi sono chiesta se era così difficile attenersi ad una regola o comunicarmi, dall'altra parte l'eccezione.
Finalmente però ieri sera il sorriso di mio figlio davanti alla sua pizza, che abbiamo impastato insieme, è stato grande e le sue parole mi hanno davvero dato la grinta di cui avevo bisogno . 
Volete sapere il mio ometto coccia dura cosa mi ha detto? Beh riporto le sue parole testuali :" Mamma io lo so che non posso mangiare la pizza degli altri bimbi, ma la tua è la più buona che io abbia mai mangiato, e non ti preoccupare io non tocco niente di quello che mi danno , come mi dici tu. Ti voglio un mondo di bene" . Il tutto seguito da un mega abbraccio ed un bacio ...ed un lacrimone della mamma.
Quindi se hanno insegnato ( almeno nel caso mio e di mio marito) a far si che la celiachia diventi un peso per nostro figlio, perchè dovrebbero farlo la scuola ed il resto della società? Forse e questa è l'unica risposta che riesco a darmi, è che sulla questione c'è molta disinformazione...
Comunque , per non assillarvi con il mio sfogo, di solito credo di non essere così pesante, ieri sera abbiamo mangiato anche le chiacchiere che ho fatto appositamente per lui...e devo dire ottime !!! Tanto che insieme abbiamo dovuto sgridare papà...perchè come dire...voleva papparsele tutte !!!!



- Difficoltà : facile
- Tempo : 1 ora circa
- Costo : € 3.50 circa

- Ingredienti :
250 g farina per dolci fritti senza glutine del "Molino Dallagiovanna"*
30 g di strutto
1 cucchiaio di zucchero
2 uova intere
1 cucchiaino abbondante di lievito secco per dolci*
la buccia grattugiata di un limone
1/2 tazzina di limoncello o liquore allo Strega

Olio di semi per friggere
zucchero a velo per guarnire*

* OVVIAMENTE PRODOTTI CONSIGLIATI NEL PRONTUARIO

- Preparazione :
Su un piano da lavoro setacciate la farina , apritela a fontana e disponetevi tutti gli altri ingredienti; lavorate bene l'impasto e se vi occorre aiutatevi con un pò di acqua.
Stendete una sfoglia sottilissima con il  mattarello e con un'apposita rondella per dolci dentellata tagliate delle losanghe incise al centro, oppure delle lunghe strisce da annodare.
Immergetele in abbondante olio di semi caldo e fatele imbiondire. Scolatele su carta assorbente e una volta raffreddate spolverizzate con  zucchero a velo (io vi consiglio quello vanigliato) .
La particolarità che ho notato in questa farina è che le chiacchiere rimangono belle asciutte, non assorbono olio.

- Occorrente:
Mattarello, rondella per dolci, schiumarola




lunedì 24 febbraio 2014

SPAGHETTI AL GRANCHIO



Non so voi , ma mio marito spesso e volentieri, tira fuori dal baule dei suoi ricordi di scugnizzo napoletano , vari piatti . Quello che vi presento in questo post...beh è proprio uno di quelli !!!
Insomma , per farmi capire quando vuole una cosa, inizia come i bambini a parlarne spesso :- "Lo sai che da ragazzo , con i miei cugini mi divertivo sempre a pescare i granchi? E poi preparavamo uno spaghettino...ummmm ".
Devo dire che dalle mie parti non è proprio facile trovare i granchi...ma il tutto è iniziato un sabato...un pò particolare.
Ci eravamo recati a Napoli per ritirare degli esami , e mentre eravamo imbottigliati nel traffico pensando ad altra voce ho detto :- " Ma è possibile mai che ci troviamo a Napoli , ti lamenti sempre (rivolto a mio marito) che cucino spesso la carne, e non mi porti in una pescheria? " Cioè avete capito bene qual è stata la mia richiesta? Non andare in un locale alla moda, a pranzare fuori, ma una pescheria !?!
Detto fatto, mio marito svolta in un vicoletto, si ferma in un parcheggio custodito, e mi fa scendere e con fare da Macho mi dice adesso vieni con me. Sapete dove mi ha portato? Nel posto più romantico del mondo !!! Ma no, scherzo, al mercato rionale del pesce e non vi dico quanto ben di Dio che c'era. 
Insomma dopo una bella spesa all'improvviso si ferma e inizia a puntare come un cane da caccia e che cosa ha visto? I granchi !!! Non vi dico amore a prima vista ; logicamente li ha comprati ed essendo vivi  poverini come si dimenavano, tanto da strappare il sacchetto.
Tornati a casa ( i granchi erano ancora vivi) , non avendo io il coraggio di toccarli , li ho fatti mettere sotto l'acqua corrente e dopo averli lavati per bene sono stati cucinati ancora vivi. Saranno stati anche ottimi, ma ho sentito un magone dentro ...da vera e propria assassina. Insomma maritino contento, ma io no, tanto da dovergli dire che la prossima volta li avrebbe cucinati tutti da solo...
Mah per accontentare questi maritini, in realtà il mio è un maritone, cosa non faremmo...

Prima di lasciarvi alla ricetta volevo dirvi un altro paio di cosette : la prima che questa ricetta è sul numero di Febbraio di Zero7 Magazine,  tutta improntata sull'amore e quindi le dosi sono per due persone. Vi invito come sempre a leggere la rivista, dove troverete tante cose interessanti ;  la seconda è che a questo piatto è stato abbinato un vino bianco , un Eliseo , gentile omaggio  del Gualdo del Re , di cui presto parlerò in una mia recensione...
Che altro dirvi...buon appetito ...e attenti al granchio...che anche cucinato così nel piatto mi fa ancora un pò di impressione, come se da un momento all'altro...zac ...la chela sta lì lì per acciuffarmi !!! Mamma aiutoooooooooooo !!!!!!!!!!!!





- Difficoltà : media
- Tempo : 40 minuti
- Costo : € 6 circa


- Ingredienti per 2 persone:

2 granchi
160 g di spaghetti
25 g di olio extravergine di oliva
2 spicchi di aglio
20 pomodorini
sale qb
prezzemolo tritato

- Preparazione :
Per prima cosa prepariamo il sughetto : in una pentola antiaderente mettiamo a soffriggere l'olio e i 2 spicchi di aglio. Quando questo sarà ben caldo buttatevi dentro i 2 granchi ancora vivi ( che avrete precedentemente lavato ) e richiudete con il coperchio. 
Dopo 5 minuti aggiungete i pomodorini tagliati ed il sale, togliete i 2 spicchi di aglio  e fate cuocere per altri 15 minuti.
In una pentola a parte cuocete gli spaghetti, scolateli al dente e fateli saltare con il sughetto.
Impiattate e spolverate con il prezzemolo tritato.

sabato 15 febbraio 2014

LA RIVISTA, IL LIBRO E IL PREMIO...QUEI FANTASTICI TRE

Questo post oggi non è per presentarvi una ricetta, ma 3 cose altrettanto importanti, che ruotano intorno al mio blog ( una forse un pò meno, ma non potevo non menzionarla , mi rende orgogliosissima).

Che dite vado in ordine e non mi dilungo ? Sia fatto.






Ieri San Valentino, festa degli innamorati, è uscito lo speciale di Zero7 Magazine, per cui scrivo ( ovviamente sulla rubrica di cucina) e volevo lasciarvi il link ... che bello, tutto improntato sull'amore...solo che dovremmo ricordarcene ogni singolo giorno ed ogni singolo istante della nostra vita ! Cmq bando alle ciance vi lascio il link e mi raccomando ...andate a dare una sbirciatina, poichè romantici possiamo esserlo sempre. 











E a proposito di San Valentino e di romanticismo...cosa c'è di più romantico ed avvincente di una bellissima storia d'amore? Proprio quella raccontata in un libro, e lo devo dire con sommo orgoglio la scrittrice è mia cugina , da leggere tutto d'un fiato , per capire l'evolversi della storia. Un quarantenne che sposa una giovane universitaria, ma che si rivelerà un uomo burbero e violento...e lei che per sfuggire al suo aguzzino si rifugia tra le braccia di Roberto ...l'uomo giusto al momento giusto. Un'intera vicenda che tiene tutti con il fiato sospeso, dove si intrecceranno colpi di scena a fatti suggestivi e realmente accaduti nei nostri giorni ( il naufragio della Concordia).
Credetemi, sarete fisicamente e psicologicamente presi dal romanzo, perchè chi scrive e sa scrivere bene , a prescindere dal genere, è una persona che ha cultura , che spazia dall'arte alla storia , dalla politica alla geografia, fino a toccare le corde del cuore.


Ed in ultimo, ma non per questo meno importante, devo ringraziare una persona stupenda che ho conosciuto nel mondo dei blog e che mi ha dedicato un premio . Una persona con cui abbiamo in comune il modo di identificarci , ovvero, "buone patologiche" ...oltre che alla testardaggine.  Sono contentissima di averla tra le mia amicizie e anche stavolta invito tutte a dare un'occhiata al suo blog http://milemuamakeup.blogspot.it/ che tratta appunto di make-up, ricco di consigli e di idee al passo con i tempi!!!!
Ecco il premio che mi ha donato 


Per prima cosa dovrei elencare 7 cose di me...vediamo un pò non me ne viene in mente nessuna...ah si, ecco !!!
 1) Sono una buona patologica, ma anche una testarda DOC ( infatti come spesso mi ricordano mio padre e mio marito, l'ultima parola deve essere sempre la mia)
2) Il motore della mia vita è la mia famiglia , senza non potrei esistere , nè come persona, nè come blogger
3) Mi piace cimentarmi in varie cose...sono un pò una tutto fare per la serie "impara l'arte e mettila da parte"
4)Adoro leggere, scrivere...ma soprattutto disegnare e dipingere ... e non bene come , dove e quando, io trova il tempo per farlo...
5) Amo stare in mezzo alla gente, ma soprattutto ridere, ridere, ridere...se ridere fa buon sangue il mio credo che sia ottimo
6) Ahimè dovrei pardere non qualche chiletto, ma qualcosina in più...ma con un blog di cucina chi sa dirmi come si fa?
7) Infine amo la vita, che spesso si complica, ma proprio per questo mi fa sentire viva...

E dopo questa bella sviolinata, dovrei girare il premio ad altri 15 blog , ma non me ne voglia nessuno, io lo dedico a tutti i blog che seguo, perchè ognuno mi ha insegnato qualcosa , e con ognuno ho condiviso un pezzo della mia vita....
Ma che ore sono...ops è tardissimo devo correreeeeeeeeeeeeeeee !!!!!!!!!
Alla prossima, un bacio....come dire al volo, Imma. 

giovedì 13 febbraio 2014

CIOCCOLATINI CROCCANTOSI

Visto che tra poche ore è San Valentino, e molti ormai si stanno preparando a questa festa, ho deciso di postare anche io una ricettina dolce, facile ed adatta per varie occasioni.
Devo essere onesta , non festeggio San Valentino, nel senso che io e mio marito non amiamo scambiarci regali, secondo un mio punto di vista sarebbe come dare un senso commerciale a questa festa. L'amore va celebrato ogni giorno, ogni singolo istante della nostra vita, e non solo tra due innamorati, ma tra genitori e figli, tra amici...
Beh peccato che esaltiamo l'amore, il carburante che fa muovere il mondo intero,  solo un giorno all'anno !
Non voglio dilungarmi tanto , ma vi lascio con una poesia di Jacques Prevert , perchè parla di due innamorati, e descrive una scena bellissima, in cui due innamorati si isolano dal mondo e diventano loro stessi il mondo dell'altro...allora buon San Valentino a tutti e celebrate l'amore in ogni sua forma !!!!


I ragazzi che si amano si baciano in piedi
Contro le porte della notte
E i passanti che passano li segnano a dito
Ma i ragazzi che si amano
Non ci sono per nessuno
Ed è la loro ombra soltanto
Che trema nella notte
Stimolando la rabbia dei passanti
La loro rabbia il loro disprezzo le risa la loro invidia
I ragazzi che si amano non ci sono per nessuno
Essi sono altrove molto più lontano della notte
Molto più in alto del giorno
Nell'abbagliante splendore del loro primo amore




- Difficoltà : facile
- Tempo : 30 minuti
- Costi : € 5 circa 

- Ingredienti per 50 cioccolatini :
- Per quelli bianchi
200 g cioccolato bianco
100 g riso soffiato
80 g di mandorle pelate

-Per quelli neri
200 g di cioccolato fondente
100 g di riso soffiato
80 g di nocciole.




- Preparazione :
Da premettere che la preparazione è uguale per entrambi i tipi di cioccolatini, quindi basterà spiegarne solo uno, il resto è identico.
Per prima cosa si tritano le mandorle o le nocciole in un mixer  e si mettono da parte in una terrina. 
In questa terrina metteremo anche il riso soffiato ed il cioccolato fuso all'interno in un pentolino a bagnomaria.
Con un cucchiaio si mescola il tutto e negli appositi pirottini di carta per cioccolatini, si metterà un pò di impasto che andrà fatto riposare in frigo per almeno 2 / 3 ore prima di servire.

- Occorrente :
Pirottini di carta per cioccolatini, mixer 

martedì 11 febbraio 2014

SIBONA...L'ARTE DI FARE GRAPPA

L'Italia è conosciuta nel mondo per le sue innumerevoli eccellenze, che vanno dall'arte , alla cucina, ai vini.
Un Paese ricco di storia e cultura , tradizioni che affondano le loro origini in tempi e secoli remoti, come quella della grappa . 
Anticamente questo distillato veniva conosciuto con il nome di acquavite (probabilmente per la sua assenza di colore e per il fatto che si ricavasse dall'uva) e in Piemonte se ne hanno tracce già nel 1443 , dove sia contadini che nobili, grazie all'uso dell'alambicco , lo producevano.
Oggi leader nella produzione di vari tipi di grappa è la "Distilleria Sibona S.p.A" , situata nella zone del Roero a Piobesi d'Alba, in provincia d'Alba per l'appunto .
L'azienda è nata circa 100 anni fa nell'area di una vecchia fornace, oggi centro di un'importantissima zona vinicola , dove si coltiva il Nebbiolo ( vitigno da cui si ottiene il Barbaresco e Roero, oltre al Barolo ) , il Dolcetto, il Barbera , il Brachetto, lo Chardonnay, l'Arneis ed il Moscato.
A garantire le origini storiche della  Distilleria Sibona è la licenza N°1 rilasciata dall' U.T.F.(l'organo della finanza che sovrintende a tutte le operazioni effettuate nelle distillerie) e fin dalla nascita l'azienda si è sempre considerata come un'attività artigianale. Addirittura la distillazione un tempo avveniva tramite una vecchia locomotiva a vapore, che poi con il passare del tempo ha lasciato spazio agli alambicchi di rame.
E ancora oggi l'azienda , per garantire il miglior prodotto possibile, è attenta ai metodi di produzione, adeguando e migliorando sempre di più i propri impianti ed affidando il tutto all'esperienza di due enologi impegnati da diverso tempo nel campo dei distillati , e scegliendo le vinacce migliori.
Importantissimo è poi il lungo periodo di invecchiamento, che avviene in tonneaux, che rende le grappe morbide ed arricchite di ulteriori aromi.
Proprio per la voglia di sperimentare sono nate quattro grappe riserva affinate in botti da Porto, Sherry, Madeira e Tennessee Whiskey , riscontrando numerosi consensi nei consumatori.



Ed ecco i prodotti di cui mi ha omaggiato l'azienda : la Grappa XO e l'Amore Sibona , ma vediamo un pò nel dettaglio.



L'appellativo della  Grappa XO , che  sta per "Extra Old" ,viene riservato ai migliori distillati, a condizione che siano invecchiati almeno 6 anni in legno,e giungendo una maturazione ottimale.
Questo progetto è nato diversi anni fa e dopo un'attena selezione di limitate quantità delle migliori vinacce ,il cui prodotto veniva fatto riposare in piccoli tonneau di legno di quercia nelle cantine storiche della distilleria.
Il prodotto finale ha un sapore dalla struttura complessa, calda e piacevolmente forte , un prodotto da veri e propri intenditori. Il colore è un ambrato chiaro , con un profumo leggermente fruttato.



L'Amaro Sibona nasce da un'antichissima ricetta piemontese, che utilizza trentaquattro erbe diverse tra cui il rabarbaro, la genziana, la china e tante altre macerate e messe in infusione per lungo tempo. E' ottimo da utilizzare su gelati e dolci, ma anche bevuto con l'aggiunta del ghiaccio.
Disponibile nei formati da 50 cl , da 1 l e 1,5 l , dal 2008 ad oggi ha ottenuto innumerevoli premi e riconoscimenti.

Tantissimi e diversi sono i prodotti della Distilleria Sibona, disponibili in diversi formati ed alcuni imbottigliati in particolarissime bottiglie.
L'Azienda  è leader in Italia e all'estero per i suoi prodotti e vi invito a visitare il sito www.distilleriasibona.it   per apprezzarli in pieno.