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mercoledì 1 maggio 2013

POLPETIELLI AFFOGATI

Chissà perchè il problema , o sarebbe meglio dire  l'interrogativo  che molte di noi si pongono ogni giorno è : Che cosa preparerò oggi da mangiare? 
A dire il vero in casa mia questa domanda la pongo subito dopo cena (per anticipare i tempi)  a mio marito, che puntualmente mi risponde :- Mah , per me non c'è problema, quello che vuoi tu! - Quello che voglio ioooooooo??? Secondo me però non ha le idee tanto chiare, perchè appena propongo qualcosa odo un :- No, questo l'ho mangiato la settimana scorsa; quest'altro no, non mi va proprio! Ma allora che te lo chiedo a fare ? 
Su una cosa non mi dice mai di no , se servo in tavola piatti a base di pesce o frutti di mare , da buon napoletano...un modo per poterlo non prendere per la gola, ma per ricattarlo hihihihihi.
Questa in particolare è una delle ricette che più gradisce, poichè riaffiorano nella sua mente i ricordi di quando a preparargliela era la nonna Elvira, secondo la sua vecchia ricetta.
Immagino anche io allora la scena : lui che giocava con i soldatini alla guerra, fuori all'immenso terrazzo di casa , che aveva una vista mozzafiato sul Golfo, con una leggera brezza che spirava dal mare e una buganvillea in fiore che incorniciava la scena ; la nonna invece indaffarata in cucina , pronta ad esaudire ogni desiderio da parte del nipote prediletto.
Forse i miei polpetielli non saranno uguali a quelli della nonna, ma io ho cercato di estrapolare dalle sue mani tutta la saggezza , il sapere e  i segreti dei suoi 100 anni.



- Difficoltà : media
- Tempo : 2 ore circa
- Costo : € 12 circa

- Ingredienti per 6 persone :
1,5 kg di polipetti veraci
60 g di olio extravergine di oliva
2 spicchi di aglio
1 l di sugo
sale
peperoncino
200 g di olive nere di Gaeta 


- Preparazione :
Per prima cosa pulite e lavate il pesce (a Napoli preferiscono i polipetti poichè anche se un pò più grandi e con 2 file di ventose su ogni tentacolo, sono più profumati di quelli che ne hanno invece una sola e sono detti "sinischi"). 
Preferibilmente in  un tegame di terraccotta , ma per chi non dovesse averlo va bene ugualmente una pentola, versate l'olio e i due spicchi di aglio e il peperoncino. Lasciate imbiondire il tutto e versate all'interno il sugo. Salate , coprite  e fate cuocere a fiamma bassa per circa 3/4 d'ora. 
Trascorso tale tempo versate i polipetti e fateli cuocere a fiamma media per altri 40 minuti ( ricordate che il pesce non richiede lunghe cotture); a questo punto versate le oliva nere di Gaeta e fate andare per altri 7 minuti. Alla fine  dovreste ottenere un sughetto denso, scuro e lucido. 
D'inverno è carino utilizzare al posto dei classici piatti da portata i tegamini in terracotta , accompagnando il tutto con dei crostini di pane .

- Occorrente :
Tegame in terracotta.






5 commenti:

  1. Succulenta questa ricettina di pesce , grazie per aver condiviso con noi il prezioso sapere della nonna .
    Un saluto, Vivi.

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  2. L'interrogativo del: "Cosa preparo da oggi da mangiare?" presumo sia comune a tutte le famiglie ;o)
    Tu almeno hai più scelta di me nel poter ripiegare sul pesce; a casa mia è quasi bandito, perché il maritino non lo mangia... e cucinarlo solo per me non è il massimo...
    Comunque, adoro i polipetti affogati e da buona salernitana apprezzerei anche io! :o)
    Buona giornata,
    Lory

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  3. Ciao Imma probabilmente è una prerogativa dei mariti che hanno le maglie a cui piace cucinare percheè diversamnete si dovrebbero accontentare di mangiare pasta al sugo tutti i giorni: non hanno scelta!
    Proprio in questi giorni posterò la stessa ricetta (da buona napoletana anche a me piacciono molto)
    Buona giornata
    Patrizia di Cucina con Dede

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  4. Buonissimi!! Però io li devo preparare e mangiare senza il marito, non gli piace quasi nessuna creatura acquatica, soprattutto se persiste il suo odore nell'aria, e i polipetti persistono parecchio!!
    Ciao!

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  5. Imma ma quanto mi piacciono... poi li hai fatti nel tianello.... che bontà! Un bascione!

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