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mercoledì 27 gennaio 2016

TARALLI GLUTEN FREE

Ritornare a scrivere dopo tantissimo tempo sul mio blog fa un certo effetto. Non ho mai pensato di abbandonarlo, anzi, ma spesso la vita diventa così frenetica che trovare il tempo di fermarsi un solo minuto è impossibile. E poi ci sono quegli avvenimenti che ti travolgono in pieno come un treno, con i suoi vagoni carichi di tantissime emozioni...come la nascita della mia piccola a novembre.
Si, aspettavamo l'arrivo della cicogna a dicembre, ma inaspettatamente è arrivata quasi un mese prima , con tanto stupore ed un fagottino di 3,100 kg e tantissimi capelli neri. Credo che sia stato giusto fermarmi e dedicarmi un pò ai miei due gioielli : Uno perchè dovevo accogliere ed accudire nel migliore dei modi la nuova arrivata , e due non far sentire troppo la mia presenza/assenza al suo fratellino ( giusto per non creare gelosie )
Ma visto che la più piccina è davvero tranquilla ( e speriamo che continui così anche nei prossimi mesi) , è giusto che mi riprenda i miei spazi... 
A proposito di spazi...ormai in cucina spazio sembra non essercene mai, tra la colazione, il pranzo e la cena sul tavolo c'è sempre qualcosa da sgranocchiare . E a proposito di sgranocchiare una delle ricette che ho rifatto su grande richiesta di mio figlio sono i taralli . Ovviamente gluten free , visto che lui è celiaco. 

La difficoltà maggiore che mio figlio ha incontrato quando la sua dieta è stata da un giorno all'altra variata è stata il non poter più gustare i taralli della nonna Ida. Quelli acquistati nei negozi specializzati a lui proprio non andavano giù, o perchè il sapore era nettamente diverso, o perchè di friabilità non ne avevano proprio. Quante richieste seguite da migliaia di tentavi andati a vuoto...ricette scartate a priori e quanta insoddisfazione nei suoi occhioni da Bamby !!!!

Ma ecco che grazie alla famosa zia Frappappina la ricetta OK è stata trovata, su Internet ed è una ricetta a marchio Gluten Free .
Già leggendola l'ho trovata uguale alla nostra classica, se non fosse per l'aggiunta dell'albume...ma vi starete chiedendo :- Il Sapore? OTTIMO a caratteri cubitali , urlato al cielo da un bimbo felice finalmente di poter nuovamente gustare uno dei suoi alimenti preferiti.
Prima di passare alla ricetta, volevo specificare che tra gli ingredienti è presente la gomma di guar . Anche io agli inizi non sapevo cosa fosse , poi ho scoperto che si ricava dai semi di una pianta leguminosa presente nelle zone dell'India e del Pakistan dove già nell'antichità veniva utilizzata. La sua particolarità è che essendo una addensante aiuta nella lavorazione dell'impasto rendendolo più compatto. 
Allora, non perdiamo altro tempo , meglio mettere un bel grembiule da cucina e mettere le nostre mani in buon impasto !!!!




- Difficoltà : facile
- Tempo : 90 minuti
- Costo : € 4 circa

Ingredienti :
380 g di farina "Mix per Pane" Nutrifree
150 g di acqua
80 g di olio extravergine di oliva
40 g di vino bianco
10 g (equivalente di una bustina) Mix Guar Nutrifree
1 albume
4 g di lievito di birra
5 g di sale fino
pepe a piacere
1 cucchiaio di semi di finocchietto selvatico



- Preparazione :
In una scodella mescolate insieme la farina con il mix guar . Aggiungetevi il lievito di birra sciolto nell'acqua e tutti gli altri ingredienti.
Impastate bene e lasciate riposare l'impasto coperto da un canovaccio per trenta minuti.
Trascorso tale tempo trasferite l'impasto su una spianatoia ,formate dei bastoncini lunghi circa 8 centimetri e spessi uno, date la forma tipica del tarallo. 
Fate bollire in una pentola l'acqua e versatevi i taralli pochi alla volta ; appena vengono a galla scolateli e poneteli su di un canovaccio. 
Dopo pochi minuti trasferiteli su di una teglia ricoperta di cartaforno ed infornate a 200° forno ventilato preriscaldato per circa 20 minuti o a doratura raggiunta.
Una volta raffreddati , se chiusi in un sacchetto si conservano anche per una settimana o poco più.



- Occorrente :
Scodella, spianatoia , pentola teglia, cartaforno.



lunedì 28 settembre 2015

"I PACCHERI RO SCARPARIELL " O PER MEGLIO DIRE DEI CIABATTINI

Adoro girare l'Italia , in tutti i suoi piccoli borghi, o le grandi città , regione dopo regione , eppure permettetemi di dirlo, quando sono a Napoli  ( sarà che ho papà e marito partenopei) mi sento proprio a casa. Tutto mi sa di casa, tutto mi delizia...eppure ogni volta è come se vi ritornassi per la prima volta. Un mix di profumi, colori emozioni mi avvolgono , e mia madre , nel guardarmi rapita da cotante sensazioni mi sussurra :- " Beh è magica , ricorda quello che dice il proverbio , cioè vedi Napoli e poi muori " . 
Anche sotto l'aspetto culinario Napoli colpisce il mio palato e la mia dieta ogni volta, si perchè proprio ogni volta è l'occasione giusta per assaggiare qualcosa di nuovo e di saporito . Come la ricetta che sto per proporvi , che la scorsa settimana è stata presentata da Anna Moroni alla "Prova del cuoco" .
La storia narra , o almeno così mi è stata raccontata da mio marito , che questo piatto è nato qualche secolo fa .
Un tempo i ciabattini, napoletanamente detti " scarpari " , avevano le loro piccole botteghe proprio al piano inferiore delle loro abitazioni, ed erano tutte concentrate in un quartiere. Verso l'ora di pranzo , le mogli calavano ai propri consorti tramite " o panaro" ovvero un cesto legato ad una corda ( usanza ancora attuale ) un piatto di pasta. Ora le questioni sono due : c'è chi afferma che fosse pasta avanzata dal giorno precedente e poi "scarfata" ovvero riscaldata , e chi invece, proprio perchè i guadagni non erano all'epoca tanto alti ,la pasta era preparata e condita con quello che che si aveva in casa, prevalentemente formaggi. Si, perchè all'epoca, chi non poteva pagare in denaro, spesso pagava con i prodotti ricavati dal proprio lavoro.
Insomma , storia a parte, che ci riporta indietro nel tempo e che rende oggi re un pasto che una volta veniva considerato povero. Credetemi questa è una ricetta assolutamente da provare ; buona, anzi buonissima , semplice ma con un gusto deciso e che di sicuro piacerà a tutti i commensali. 
Non mi resta altro che lasciarvi alla ricetta e augurarvi buone mani in pasto !!!!



- Difficoltà : facile
- Tempo : 2 ore circa
- Costo : € 7 circa

- Ingredienti  per 6 persone :
1 carota
1 costa di sedano
 1 cipolla non troppo grande
30 g di olio extravergine di oliva
250 g di passata di pomodoro
250 g di pomodori freschi o pelati ( a seconda della stagione) 
130 g di pecorino grattugiato
130 g di parmigiano grattugiato
130 g di provolone dolce 
500 g di pasta , formato paccheri
5 foglie di basilico 
sale qb 



- Preparazione :
Per prima cosa preparate il sugo ( è un'operazione che magari potete fare anche il giorno prima , per avvantaggiarvi un pò sui tempi , se decidete di presentare il piatto magari ad un pranzo tra amici).
In una pentola antiaderente mettete l'olio extravergine di oliva ed il trito di sedano, carota e cipolla. 
Fate rosolare ben bene ed aggiungete sia i pomodori pelati che la passata.
Aggiungete pochissimo sale e fate cuocere fino a quando il sughetto non risulterà bello denso. 
Fatelo raffreddare e passatelo tutto con un passa-verdure ( questo per amalgamarlo bene, eliminando la buccia dei pomodori ) e rimettetelo nuovamente nella pentola.
In abbondante acqua salata cuocete i paccheri e nel frattempo riponete il sugo sul fuoco. Non appena inizia il bollore, versatevi all'interno il pecorino ed il parmigiano grattugiati, ed il provolone tagliato a cubetti. Mescolate in continuazione , i 3 formaggi devono sciogliersi e ad un certo punto inizieranno a filare. 
Scolatevi all'interno la pasta ed amalgamate bene il tutto. Accompagnatelo con le foglie di basilico e servite belli caldi .

- Occorrente :
Pentola antiaderente , passa-verdure  .






giovedì 10 settembre 2015

I BRIGADEIRO DEL RITORNO

Durante tutta l'estate ho meditato molto se continuare con il progetto del mio blog o meno. C'erano giorni in cui avrei voluto spaccare il mondo , realizzare mille progetti , altri invece in cui non avevo assolutamente voglia di far nulla e di chiudere un progetto.
Sarà stato colpa del caldo torrido, degli ormoni della gravidanza ( le cui nausee non mi hanno dato tregua fino al quinto mese) o chissà semplicemente un pò di stanchezza ... ma pochi giorni fa mi sono fermata a pensare . Pensare ciò che era giusto per me, ciò che veramente volevo per me. E allora ho stillato una bella lista , dove al primo posto viene sempre la mia famiglia, ma dalla quale non posso scindere la mia passione per la cucina e tutto quello che il blog ha rappresentato per me in questi  due anni.
L'incontrarsi virtualmente con tante persone, avere contatti con tante aziende mi ha sempre gratificato , e poi non posso abbandonare un progetto dove non solo in tanti hanno creduto in me , ma mi hanno sostenuto con le loro idee ,  e con il loro tempo. Soprattutto il mio fotografo personale , mio marito , a lui devo tanto e tante idee.
Quindi eccomi ritornata alla carica, e anche se tra pochi mesi mi rivedrò alle prese con cambi di pannolini, pianti e biberon...beh un pò di tempo per me lo troverò sempre....statene certi.
Allora per cominciare bene ( e chi ben comincia è a metà dell'opera!!!) voglio proporvi un dolcino davvero stuzzicante che in casa mia ha deliziato tutti e che potrebbe essere preparato in poco tempo .
Necessita di pochissimi ingredienti ed è ricco di cioccolato . Arrivano dritto dritto dal lontano Brasile e si dice che nacquero intorno agli anni 40 ad onore dell'uomo politico e  militare Edoardo Gomes detto il Brigadeiro. Da qui ovviamente il nome dei cioccolatini che oggi vi propongo i Brigadeiro ...
Occorrerà per la loro preparazione il latte condensato che si può acquistare tranquillamente nei supermercati, oppure, avendo il Bimby a disposizione , farlo in casa. Io vi do anche la ricetta del latte condensato fatto in casa a voi poi la scelta di come prepararlo.
Allora mani in pasto e buon lavoro in cucina !!!!!


- Difficoltà : facile
- Tempo : 40 minuti + 3 ore di riposo
- Costo : € 5 circa


- Ingredienti per 25 cioccolatini :

380 g di latte condensato 
200 g di cioccolato fondente
1 noce di burro 
1 confezione di codette al cioccolato

Per il latte condensato :
250 g di zucchero semolato
250 g di latte intero
35 g di burro
25 g di maizena 
aroma vaniglia 



- Preparazione :
Per il latte condensato qualora lo si decida di prepararlo in casa :
Versare nel Bimby la maizena e lo zucchero e far andare 30 secondi velocità Turbo.
Aggiungere il latte e l'aroma di vaniglia e cuocere 5 minuti 90° velocità 3 . Aggiungere il burro e continuare la cottura per altri 20 minuti sempre a 90° velocità 3. 
Terminati i minuti reimpostare per altri 10 minuti , temperatura Varoma , ma a velocità 2 (chiudendo il foro con l'apposito misurino se non vorrete ripulire tutta la cucina , credetemi, ve lo dico per esperienza personale).
A questo punto si conserva in frigo per massimo 5 o 6 giorni , in un contenitore ermeticamente chiuso.

Per i brigadeiro :
Prendete il latte condensato ( che sia quello comprato o tutta la dose preparata in casa) ponetelo in un pentolino antiaderente a fuoco basso insieme alla noce di burro e al cioccolato fondente. Mescolate di tanto in tanto e cuocete per una quindicina di minuti, durante i quali il cioccolato si sarà sciolto e avrà legato bene con il resto degli ingredienti.Il composto dovrà essere bello denso e dovrà a fine cottura staccarsi dai bordi.
Ponetelo in una ciotola in frigo per almeno un paio d'ore.
Trascorso tale tempo ungetevi le mani con un pò di burro, formate delle palline , passatele nelle codette di cioccolato e sistemateli nei pirottini.

Occorrente:
Pentola antiaderente, cucchiaio, contenitore con chiusura ermetica.





domenica 7 giugno 2015

PIZZA ORTOLANA

La storia della pizza è antica, complessa e a tratti incerta...però di sicuro c'è il fatto che è il prodotto gastronomico più conosciuto non solo in Italia , ma anche all'estero. 
Ormai è possibile gustarla in mille modi, dalla classica marinara, alla famosissima  Margherita , all'ormai irresistibile per i ragazzi Wurstel e patatine fritte ... comunque in qualsiasi modo la si gusti, la pizza è sempre la pizza !!!
La ricetta poi è talmente semplice che è facile replicare in casa . 
Proprio per il contest indetto da Molino Piantoni sulla pizza, ho deciso di preparare quella che in questo periodo è un mio classico... una bella pizza ortolana.
Semplicemente una pizza bianca con patate, zucchine, fiori di zucca, cipolle e vari aromi ...
Ho trovato semplicemente fantastica la farina utilizzata, e la resa è stata ottima.
Allora bando alle ciance tutti con le mani in pasta per una pizza favolosa e un pò diversa dal solito 

- Difficoltà : facile
- Tempo : 5 ore
- Costo : € 6 circa


- Ingredienti :
1 kg di farina per pizza Molino Piantoni
20 g di lievito fresco
acqua qb
sale qb

- Per condire (pizza classica)
750 g di pomodori a pezzettoni
aglio
basilico
olio extravergine di oliva

-Pizza Ortolana 
2 patate 
2 zucchine piccole
8 fiori di zucca
1 cipolla bianca
2 spicchi di aglio
origano
sale
pepe
olio extravergine di oliva



- Preparazione :
In una ciotola versate la farina , il sale, il lievito disciolto nell'acqua ed iniziate ad impastare. A mano a mano che impastate aggiungete l'acqua, fino a quando il composto non risulterà liscio ma nello stesso tempo elastico. 
Coprite con un canovaccio e lasciate lievitare per almeno tre ore e mezza.
Nel frattempo potrete preparare i due condimenti : in una prima ciotola versate il pomodoro che schiaccerete leggermente con le mani , unite l'aglio tagliato sottilmente, ed il sale.
In un'altra ciotola invece, con l'aiuto di una mandolina tagliate le 2 patate precedentemente sbucciate, le zucchine, la cipolla, lo spicchio di aglio , il sale, il pepe e l'origano. Mescolate il tutto e lasciate da parte.
Trascorso il tempo di lievitazione dividete l'impasto in due parti uguali e stendetelo su due teglie leggermente unte 25x40 .
Su una metterete il pomodoro stendendolo uniformemente , sull'altra invece , con molta attenzione ponete i vari ortaggi, distribuendoli per bene e non sovrapponendoli. Solo a questo punto unite i fiori di zucca ed irrorate entrambe le pizze con l'olio extravergine di oliva.
Infornate a forno già caldo a 200° per circa 35 / 40 minuti.





“Con questa ricetta partecipo al contest A tutta pizza indetto da Cucina Semplicemente in collaborazione con Molino Piantoni” 

venerdì 5 giugno 2015

POMOPOLPETTE ALL'ACETO BALSAMICO

Molto spesso in cucina tendiamo ad utilizzare o per meglio dire a classificare dei cibi in base a nomi non propriamente italiani. Mi spiego meglio.
Qualche anno fa,parlando con  amici mentre si stava organizzando una cena , uno di loro propone di preparare dei piatti "Finger Food" . Ammetto la mia ignoranza...ma che cosa è questo finger food? 
Comunque dopo aver deciso il da farsi , appena arrivata a casa mi sono messa alla ricerca su internet , eppure sarebbe bastato tradurre dall'inglese all'italiano... Finger Food = Cibo da mangiare con le mani. Ahhhhh , mi son detta, un pò allora come le polpette, le patatine fritte, le ali di pollo ( dozzinale il mio pensiero vero?) ; ma poi ho scoperto che non era solo questo, ma un mondo culinario a parte che nel giro di pochissimi anni ha spopolato in tutte le cucine...direi anche quelle di casa nostra.
A proposito delle nostre cucine e di Finger Food, ho preso parte ad un contest indetto da Acetaia Guerzoni, leader nella produzione di aceti e aceti balsamici . Non è stato semplice pensare ed elaborare una ricetta , poichè nella mia mente si è insinuata l'idea che dovesse essere non solo carina esteticamente ma che dovesse piacere a tutti, grandi e piccini.
Allora pensa e ripensa...ma qual è quella pietanza che almeno in casa mia mette d'accordo tutti ? Le polpette !!!!
Ebbene che polpette siano, in una versione un pò particolare e diversa dal solito , e presentate su dei pomodorini.... l'idea è piaciuta e tanto...quindi ecco a voi la ricetta e mani in pasto !!!!



- Difficoltà : facile
- Tempo : 20 minuti
- Costo : € 4


- Ingredienti:
250 g di macinato di vitello
1 pezzo di salsiccia
80 g di ricotta vaccino
2 uova intere
80 g di mollica di pane
80 g di formaggio grattugiato
20 pomodorini
sale qb
pepe qb
olio di semi di girasole per friggere
60 g di impanatura di mais
Aceto Balsamico Guerzoni



- Preparazione :
In una ciotola mettete il macinato di vitello , la salsiccia a cui avrete logicamente tolto il budello, il sale, il pepe , il pane sbriciolato , le uova , la ricotta ed il formaggio sbriciolato. Amalgamate il tutto e formate delle polpettine grandi più o meno quanto una noce. Passatele nell'impanatura di mais e friggetele in abbondane olio di semi caldo. Quando saranno cotte scolatele su carta assorbente.
Nel frattempo che le polpette friggono tagliate i pomodorini , svuotatele dei semi e mettetele a testa in giù, per farle sgocciolare. 
Prendete al momento di servire le polpette ed adagiate ognuna di esse su un pomodorino ed infilzate il tutto su un bastoncino di bambù, ed irrorate con abbondante aceto balsamico Guerzoni.



Con questa ricetta partecipo al Finger Food Contest 2015 indetto da Acetaia Guerzoni 






venerdì 22 maggio 2015

CESTINI DI ARANCE RIPIENE DI PANNA COTTA CON PEZZETTONI DI TORTA FREDDI

Ultimamente sono un pò latitante, non che io abbia diecimila cose da fare ( cioè oltre a quelle ) , ma per la nausea e la stanchezza che in questi ultimi tre mesi mi porto dietro. Diciamo che questa gravidanza è nettamente diversa da quella che ho vissuto sette anni fa , ma come dice sempre mia madre, è inutile lamentarsi...anche perchè nonostante tutto è una cosa bellissima, il sapere che tra qualche mese saremo in quattro. 
Purtroppo però a parte i pasti "quotidiani", non riesco a restare a lungo tempo ai fornelli , ma visto che le ricette non mancano, ne posto qualcuna preparata qualche mese fa.
A questa tengo in particolar modo, e l'idea l'ho avuta grazie ad alla partecipazione di un'iniziativa ideata da Luisa Freddi, dell'omonima azienda Freddi.
In parole povere ho ricevuto, io così come altre blogger,una campionatura di prodotti , con i quali poi ideare ricette.
Volevo creare qualcosa di esteticamente carino, e chissà perchè avevo impresso nella mente l'immagine di una copertina di un libro di cucina di mia madre datato anni 60. Corro nella libreria a casa di mia madre ma del libro nessuno traccia....puff, polverizzato ...probabilmente smarrito nell'ultimo trasloco di 23 anni fa !!!
Comunque l'idea era ben chiara e dopo aver studiato un pò su come abbinare i vari ingredienti, ecco la ricettina, che volendo si può replicare tutto l'anno, visto che le arance ormai le troviamo ai supermercati 12 mesi l'anno, e poi lo trovo adatto per l'estate, per il suo gusto fresco ed agrumato...
Che dite allora ci mettiamo all'opera ? Ed ecco la ricetta veloce e di grande effetto 



    Ingredienti per 4 persone :
4 arance

Per la panna cotta
200 g di panna 
500 g di latte
100 g di zucchero 
1 bustina di vaniglia
12 g di gelatina in fogli

Per il topping all'arancia
4 cucchiai di marmellata di arance
1 foglio di gelatina

Per la decorazione 
150 g di panna da montare
8 foglie di arancio








- Preparazione :
Per prima cosa preparate i 4 cestini che saranno i nostri contenitori per la panna cotta. 
Tagliarli con cura per creare il manico e con altrettanta cura svuotarli per bene.
Dopo questa operazione preparare la panna cotta , mettendo a bagno in acqua fredda la gelatina. 
In una pentola invece versate il latte, la panna, lo zucchero e la vaniglia . Appena inizia il bollore versate la gelatina bella strizzata , girate energicamente e spegnete sotto la fiamma.
Adesso , dopo qualche minuto versate all'interno della panna cotta le fettine di la Gioia freddi tagliata a cubetti.
Con l'aiuto di un piccolo mestolo versate il composto nelle arance e ponete in frigo per almeno 5 ore.
Trascorse queste 5 ore preparate il topping, riscaldando leggermente la marmellata e versandovi all'interno il foglio di gelatina precedentemente ammollato in acqua fredda. Appena pronto versate sulle superficie delle arance, e decorate il contorno con dei fiocchetti di panna montata e 2 foglioline di arancio