La pianta del cappero (Capparis Spinosa L.) è un piccolo arbusto che può raggiungere i 50 cm di altezza , la cui base è legnosa mentre i rami sono erbacei. Le foglie sono carnose, di un verde scuro che alle punte diventa quasi violaceo. Tra i mesi di Maggio e Settembre, a seconda delle zone, avviene la fioritura, ed è proprio in quel periodo che si effettua anche la raccolta.
Si, perchè il cappero che consumiamo in cucina è il bottone fiorale, non ancora aperto e diventato fiore , e più la loro grandezza è piccola, medio-piccola, più il prodotto che alla fine si otterrà è di qualità superiore. La raccolta viene effettuata ogni 8 o al massimo 10 giorni, per tutto il periodo della fioritura , tutto meticolosamente fatto a mano, in una posizione non troppo favorevole per la schiena e sotto il sole battente dell'estate.
Certo, che in Italia abbiamo l'eccellenza del capperi , in una delle Isole tra le più belle della nostra penisola, L'isola di Pantelleria.
Proprio il Consorzio dei "Capperi di Pantelleria " , nato nel 1971 come cooperativa dei capperi, e che oggi conta circa 400 soci produttori con una produzione annua di 2.000 quintali , accuratamente selezionati , che ha finalmente visto riconosciuto il marchio I.G.P. (Indicazione Geografica Protetta ) , mi ha reso omaggio di una splendida fornitura.
Ma come mai proprio il cappero di Pantelleria è così famoso ? La sua bontà in realtà è dovuta proprio alle caratteristiche dell'habitat in cui viene coltivato e ne parlano nei loro trattati addirittura Plinio e Dioscoride. Nel 1600 poi le sue qualità terapeutiche vengono annoverate ne "La Signor Dottrina" di Domenico Romoli detto Panunto , oltre alle sue proprietà afrodisiache. Vanto d'eccellenza italiano , in molti lo hanno riconosciuto e definito non solo il cappero migliore d'Italia , ma del mondo intero.
Ed ecco la splendida fornitura che ho ricevuto .
Si tratta di 1,5 Kg di capperi equamente divisi in piccoli, medi e grandi, un sacchetto di origano e uno di semi di finocchietto selvatico, oltre a sorpresa delle sorprese un meraviglioso libro sull'uso appunto dei capperi in cucina.
La calibratura millimetrica dei capperi va dai 6/7 mm fino ad un massimo di 14 mm . Di un colore verde scuro , ha un odore molto forte, intenso, così come il loro sapore ed io aggiungerei divino.
Si presentano conservati al sale marino, e questa è una caratteristica importantissima , poichè non solo il loro sapore rimane intatto ed inalterato nel tempo, ma si capisce da subito la loro qualità superiore.
Quindi il primo consiglio è ovviamente di diffidare dei capperi conservati nell'aceto.
Una volta aperta la confezione è bene riporli , con tutto il sale, in un vaso con chiusura ermetica o a vite, così le loro caratteristiche rimarranno inalterate anche negli anni, evitando l'umidità e che secchino.
Proprio il sale è l'elemento fondamentale per la maturazione del cappero. Infatti dopo che è avvenuto il raccolto ( immaginate tutti i terrazzamenti , fatti con i muri a secco ) i capperi vengono messi in tini a maturare con l'equivalente del 40% del loro peso di sale marino grosso. Rimangono così per 10 giorni ed ogni giorno vengono rimestati , rimanendo a fermentare nell'acqua emessa. Trascorso tale periodo , vengono scolati, e rimessi in tini puliti con il 20 % del loro peso stavolta di sale marino grosso e si esegue lo stesso procedimento. Alla fine sono pronti per essere consumati.
Vi posso dire che il loro sapore è inconfondibile, unico ed imitate dalle imitazioni poichè i veri Capperi di pantelleria vengono conservati con il sale e presentano il marchio I.G.P.
Ringrazio il Consorzio anche per il meraviglioso origano e i semi di finocchietto selvatico, altre due colture tipiche mediterranee e dai sapori e profumi inconfondibili.
Oltre che per lo splendido libro ricevuto , di cui ne faccio ampiamente tesoro.
Vi invito ovviamente non solo a degustarli, ma a visitare il sito di una delle eccellenza italiane nel mondo www.capperipantelleria.com , dove potrete conoscerne la storia, i luoghi ed anche effettuare acquisti.
Ottimi, anzi direi inimitabili i buonissimi capperi di Pantelleria, io li utilizzo spesso quando cucino i secondi!
RispondiEliminaAmo i capperi, sono sempre presenti nella mia cucina! E tu come li utilizzi??? Aspetto qualche ricettina stuzzicante
RispondiEliminaMi piacciono molto i capperi, soprattutto se sono quelli di Pantelleria! E poi il profumo del finocchietto selvatico e dell'origano, non è difficile sentirli dalle mie parti (sono siciliana anche io!) e rende queste terre ancora più spettacolari!
RispondiEliminaDavvero notevoli questi prodotti della terra di Pantelleria! In particolare i capperi sono davvero alleati preziosi nella mia cucina! Dalla pizza alla pasta!
RispondiEliminache buoni, a me piacciono molto i capperi.. grazie del consiglio, io li acquisto spesso sotto sale ma se non era per te li avrei acquistati anche sottoaceto! molto interessante questa marca, proverò!
RispondiEliminai capperi sono davvero buonissimi. io mi dimentico sempre di comprarli quindi li uso raramente.. ora mi hai fatto venire una gran voglia!
RispondiEliminaMamma mia io adoro i capperi!!! Ma lo sai che proprio non lo sapevo che il cappero che consumiamo in cucina è il bottone fiorale, non ancora aperto e diventato fiore, che scoperta :-D
RispondiEliminaCapperi, origano finocchietto, adoro! Tre ingredienti perfetti per arricchire le nostre preparazioni: dalla pasta, alla pizza al pane! Voglio dare un'occhiata a questo sito!
RispondiEliminaI capperi di Pantelleria sono davvero inimitabili...è verissimo, assolutamente vanno tenuti sotto sale, altro che aceto!
RispondiEliminawow che buoni io li adoro i capperi, ottimi per molte ricette sfiziose, grazie per le info!
RispondiEliminaYou have a new follower from Spain ^^
RispondiEliminahttp://miss-fabulas.blogspot.com
Nice to meet you!
Mi piacciono molto i capperi e non solo il frutto ma anche la pianta bellissima sui muri scoscesi ...veramente famosi e ottimi quelli di Pantelleria
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